Convegno a Catania con il direttore Anbsc Corda sulla gestione dei beni confiscati alle mafie nei comuni

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 giu 2024
  • CRONACA

Convegno a Catania con il direttore Anbsc Corda sulla gestione dei beni confiscati alle mafie nei comuni
Catania. La presentazione del nuovo regolamento dell’amministrazione locale etnea sulla gestione dei beni sottratti alle mafie è stata l'occasione per una riflessione più ampia e approfondita sul tema nell'ambito del convegno “La gestione dei beni confiscati negli enti locali. L'importanza del nuovo regolamento del Comune di Catania”. 
All’iniziativa, organizzata dall’ente locale nella giornata di ieri presso l’ex discoteca confiscata Empire,  ha partecipato il direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), Bruno Corda, che ha sottolineato come «la sottrazione alla criminalità organizzata dei patrimoni illecitamente acquisiti, per la successiva restituzione alla collettività, è l’aspetto centrale della lotta alla mafia», così come «il riutilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati assume un valore simbolico di fondamentale importanza» per le comunità.
Oltre all'illustrazione del nuovo regolamento comunale sul tema, il convegno ha consentito di approfondire tutti gli aspetti che ruotano intorno alla gestione di questi beni dall'altissimo valore civile: giuridici, tecnico amministrativi e operativi, con un focus anche sulla fase dell'assegnazione dei cespiti, e spazio per le best practices, illustrate da amministratori giudiziari.
«Va affermato un patto sociale che attraverso la sinergia fra istituzioni, enti locali e società civile faccia rientrare nel circuito legale i beni e le imprese confiscate consentendo, così, attraverso il loro reimpiego per le finalità previste dalla legge, di far crescere l’intera comunità», ha affermato il direttore dell'Anbsc a conclusione del seminario, al quale sono intervenute tutte le istituzioni e figure coinvolte e chiamate a stringere questo patto.
Sono intervenuti il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, il sindaco, Enrico Trantino, l’assessore comunale ai beni confiscati, Viviana Lombardo, il presidente del tribunale di Catania, Francesco Mannino, il procuratore Fabio Regolo, gli amministratori giudiziari Giovanni Chinnici e Rosario Di Legami, oltre a rappresentanti della magistratura e delle Forze dell’ordine, e a docenti universitari. (Redazione)