Raddusa, in scena la partita della legalità
- di Redazione Il Solidale
- 15 mag 2016
- SOCIALE
Il 13 maggio scorso, allo stadio comunale “Angelina Arena” di Raddusa si è giocato un incontro di calcio tra i ragazzi di colore ospiti dello Sprar di Raddusa e la squadra locale dell’Atletico Raddusa. L’evento denominato “Partita della Legalità” è stato organizzato per ricordare, da una parte la strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Falcone con la moglie e gli uomini della scorta e dall’altra tutte le innocenti vittime della mafia. Nell’occasione le due squadre hanno indossato le maglie recanti le fasce con i nomi di alcuni noti personaggi vittime innocenti della mafia per cui una formazione era schierata con: Falcone, Borsellino, Schifani, Montinaro, Dicillo, Aparo, Cassarà, Chinnici, Loi, Giuliano e Alfano; e l’altra era schierata con: La Torre, Catalano, Dalla Chiesa, Agostino, Cosina, Traina, Li Muli, Puglisi, Impastato, Fava e Mattarella. La scelta dei personaggi che i giocatori portavano scritti sulle fasce delle maglie non è stata casuale ma mirata a gridare e ricordare ai mafiosi che “le idee dei tantissimi personaggi innocenti barbaramente uccisi correranno per sempre sulle nostre gambe”. Ad organizzare l’evento è stato lo Sprar di Raddusa guidato dalla responsabile dott.ssa Gaetana Pagana e dalla dott.ssa Claudia Avanzato, psicologa, che nell’occasione si sono avvalse della collaborazione dei giovani del Servizio Civile Nazionale “Chi bella iurnata ca spuntau” e di tutti gli operatori dello Sprar. “Come ha potuto vedere – ci ha dichiarato la dott.ssa Pagana – i ragazzi sono scesi in campo con addosso le maglie recanti le fasce con i nomi dei più noti personaggi vittime della mafia. Ogni giocatore correva con le proprie gambe ma, con le stesse gambe correvano le idee delle tante vittime della mafia”. “La partecipazione dei nostri ospiti alla partita della legalità – ha dichiarato Rossana Russo, presidente della Coop. San Francesco coordinatrice dei numerosi Sprar del calatino – ha rappresentato una “vittoria” sia per il processo di integrazione dei nostri ospiti all’interno del territorio sia per la rilevanza dei temi sociali che, con la loro esibizione, i ragazzi hanno messo in primo piano”. Per la cronaca l’incontro, a cui ha assistito un pubblico abbastanza numeroso e le più alte autorità cittadine, tra i quali il Sindaco geom. Cosimo Marotta e l’Assessore Mario Rapisarda, si è concluso con un salomonico pareggio (4-4) che la dice lunga sullo spirito di socializzazione messo in campo dalle parti contendenti. Alla conclusione della partita, iniziata con un minuto di ritardo per onorare il ricordo delle vittime della mafia, è stato offerto uno sostanzioso rinfresco che ha permesso a tutti i partecipanti di socializzare senza distinzione di razza e di categoria sociale.
Francesco Grassia