Arriva Juma Refugees Services, il "Google maps" dei servizi per i rifugiati
- di Redazione Il Solidale
- 19 mar 2018
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Si chiama Juma Refugees Map Service, il portale realizzato da Arci in collaborazione con Unhcr, che contiene tutti i servizi rivolti ai titolari di protezione internazionale nel nostro paese.
La mappatura fa parte di un progetto che ha coinvolto, con il supporto dell’Agenzia Onu per i Rifugiati, il Numero verde per richiedenti asilo e rifugiati dell’Arci nazionale. Il sito, già attivo, contiene un’opzione multilingua attualmente attiva in italiano, inglese, francese, arabo e cinese (sono previste poi le versioni in farsi, tigrino, amarico e somalo). E permette di visualizzare i dati e le caratteristiche dei servizi offerti da tutte le associazioni su una mappa OpenStreet, correlandoli alla navigazione cellulare per il calcolo del percorso.
Trovare in pochi clic, direttamente sullo smartphone, il servizio dedicato più vicino secondo le necessità: dove dormire, dove trovare assistenza legale, sanitaria o psico-sociale, dove trovare una scuola di lingua.
“Juma è un ragazzo afgano arrivato come minore non accompagnato nel nostro paese – spiega Filippo Miraglia, vicepresidente di Arci nazionale –. Era solo, noi lo abbiamo intercettato e siamo riusciti ad aiutarlo. Ora ha trovato un lavoro. Ed è proprio partendo dalla sua storia che abbiamo pensato di mettere in rete tutti i servizi per i rifugiati che ci sono a livello nazionale, e che sono tanti. C’è infatti un’altra Italia che reagisce positivamente all’arrivo dei richiedenti asilo. Questo progetto è il tentativo di collegare e valorizzare ogni singolo servizio sul territorio. I rifugiati potranno ritrovarlo sul loro cellulare e arrivarci con Google maps. Oggi – aggiunge – c’è troppa dispersione. Questo comporta problemi e contribuisce a aumentare l’immagine negativa dei migranti. Se, invece, riusciamo ad aiutarli facciamo un servizio non solo a loro ma anche alle comunità locali sul territorio”.800 servizi già mappati su tutto il territorio nazionale, che diventeranno migliaia, per mettere in comunicazione gli attori coinvolti nel sistema di asilo in Italia con i rifugiati e i richiedenti asilo.
Redazione