Usa Sport, Barbanti: "A Caltagirone non ci sono strutture per fare calcio"
- di Redazione Il Solidale
- 29 mag 2015
- SPORT
E' stata un'annata lunga e intensa per l'Usa Sport con la società calatina che ad inizio stagione ha deciso di non iscrivere più la prima squadra al campionato di Promozione dopo la brillante salvezza della passata stagione. Queste le dichiarazioni del Presidente Angelo Barbanti: "La squadra non è stata presentata perché a Caltagirone non ci sono strutture agibili per poter fare calcio, inizialmente avevamo provato a sistemare il "Pino Bongiorno" che causa motivi prettamente tecnici subentrati dopo l'investimento, che la famiglia Sinatra non avrebbe fatto se l'avesse saputo prima, era molto complicato riuscire a fare l'agibilità della struttura anche perché era impossibile creare una scaletta come via di fuga che passasse attraverso i condomini adiacenti il campo. Di conseguenza tramite l'assessore allo Sport di Caltagirone Mario Marino abbiamo ispezionato lo stadio Agesilao Greco per capire se c'erano le condizioni, tramite alcuni lavori di rifacimento, di rendere almeno lì la struttura agibile ma la cifra da spendere è risultata troppo grande. Questo è il solo motivo per il quale non abbiamo iscritto la squadra, anche perché già avevamo speso tanti soldi per la fusione con l'Aquila Caltagirone, e poi si sa il calcio senza pubblico non ha senso".
Quest'anno avete puntato su Allievi Regionali e Giovanissimi Regionali come è andata? "Per allievi e giovanissimi è stato un anno transitorio, è capitata una fascia d'età dove forse c'era poco materiale su cui lavorare, ma bisogna crescere e per crescere bisogna migliorarsi e a volte è anche il caso di ridisegnare un po' tutto. Noi stiamo curando moltissimo più che altro la scuola calcio con i ragazzi del 2005, 2006, 2007 e 2008 con il responsabile Salonia persona di fiducia e molto preparata. Stiamo creando il serbatoio per i prossimi campionati esordienti, giovanissimi e allievi".
Quanto vi è costato non riconfermare il team in Promozione? "Per noi è stato difficoltoso non fare la Promozione dopo i tantissimi sacrifici, avendo pagato pure i debiti della precedente società è stato veramente deprimente, tra l'altro avevamo una squadra con tutti calatini e solo due di fuori è stato difficile rinunciare, ma ripeto fare una squadra di calcio senza pubblico non ha senso. Nonostante la crisi le sponsorizzazioni le avremo prese ma come fai a fare pubblicità in un campo dove non c'è nessuno, anche i ragazzi perdono stimoli. Fino a quando persisterà questo problema sarà difficile per tutti fare calcio a Caltagirone".
P.D.