Innovazione e inclusione: Catania ospita il 18 aprile il convegno sui corridoi lavorativi
- di Redazione Il Solidale
- 16 apr 2024
- SOCIALE
Catania. Dalla buona accoglienza di 'Welcome to Catania' ai corridoi lavorativi sarà questo il tema del convegno "Ero straniero e mi avete accolto" che si terrà giovedì 18 aprile alle 15:30 nella Chiesa di Santa Chiara, via Garibaldi, n° 89 a Catania. Promosso dal Consorzio Umana Solidarietà, ALS - Associazione Lavoratori Stranieri MCL, il Movimento Cristiano Lavoratori Sicilia e la Comunità di Sant’Egidio Sicilia, ha l'obiettivo di riflettere e proporre soluzioni concrete per l'integrazione dei lavoratori stranieri attraverso i corridoi lavorativi.
Ad aprire il convegno Paolo Ragusa, Presidente Regionale ALS-MCL Sicilia e Coordinatore del Consorzio Umana Solidarietà, seguito dai saluti istituzionali di Nicolò Pappalardo, Viceprefetto Aggiunto di Catania, e di Viviana Lombardo, Assessore alle Pari opportunità del Comune di Catania. A dibattere sul tema, un parterre di prestigiosi ospiti: Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania e presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace. Seguiranno gli interventi di Pino Firrarello, Sindaco del Comune di Bronte, Emiliano Abramo, Responsabile Regionale della Comunità di Sant'Egidio, e Piergiuseppe De Luca, Presidente Provinciale MCL Catania. La conclusione sarà affidata ad Alfonso Luzzi, Presidente Generale MCL.
Importanza e Impatto dei Corridoi Lavorativi
I corridoi lavorativi rappresentano un modello innovativo di inclusione socio-lavorativa per cittadini di paesi terzi, che mirano a formare lavoratori nel loro paese d'origine in settori chiave come il tessile e l'agricoltura. Il recente protocollo d'intesa firmato presso l'ARS, proposto da ALS MCL Sicilia (capofila) in partnership con il Consorzio Umana Solidarietà, e UGTM (Union Générale des Travailleurs du Maroc - Unione Generale dei Lavoratori del Marocco) della provincia di Fez (altri partner si aggiungeranno nei prossimi giorni), evidenzia l'importanza di tali iniziative, che non solo rispondono alla crescente domanda di manodopera qualificata in Italia, ma promuovono anche una migrazione regolare e consapevole. I lavoratori marocchini saranno formati nel loro paese di origine poi verranno in Italia per svolgere l’attività lavorativa stagionale. Le aziende che intendono partecipare sono attualmente 3 e i lavoratori marocchini circa 40, ma il numero è in crescita, in relazione all’adesione di ulteriori aziende.
E a proposito dei corridoi lavoratori il progetto “Welcome to Catania” che è stato presentato alcune settimane fa è un esempio concreto di buona accoglienza, un progetto innovativo di inclusione che lancia una sfida, trasformando l'ospitalità in un percorso di integrazione lavorativa, promosso dall'ANCI e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (a valere sul fondo dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2017) alla Direzione Famiglia e Politiche sociali del Comune di Catania, e gestito dal Consorzio Umana Solidarietà s.c.s, in partnership con Terra e Sole La Rinascita e ALS MCL Sicilia, e in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio.
Visione Futura
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di ripresa economica post-pandemia, con un focus specifico sulla creazione di una società multietnica integrata e sostenibile. La piattaforma online migrants.work, creata dal Consorzio Umana Solidarietà è funzionale al collocamento privato del lavoro straniero ed al contrasto del fenomeno del caporalato il cui scopo è facilitare il matching tra domanda e offerta di lavoro, garantendo trasparenza e opportunità sia per i migranti che per le aziende italiane. Con oltre 1787 lavoratori registrati e decine di contratti già attivati, la piattaforma sta mostrando risultati tangibili, confermando l'efficacia di questo approccio innovativo alla questione migratoria e lavorativa in Italia.
Questo convegno offrirà dunque non solo una panoramica delle attuali sfide e opportunità, ma anche un punto di dialogo cruciale per politiche future più inclusive e produttive.