Roma. L'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente la sera di martedì 25 giugno il ddl n. 1097 recante disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del terzo settore
- di Redazione Il Solidale
- 26 giu 2024
- SOCIALE
Roma. L'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente la sera di martedì 25 giugno il ddl n. 1097 recante disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del terzo settore, risultante dallo stralcio degli articoli 10, 11 e 13 del disegno di legge n. 1532 d'iniziativa governativa.
La relatrice, sen Mancini (FdI), ha illustrato il provvedimento, che consta di 8 articoli: l'articolo 1 permette alle forme associative dei Comuni di assumere assistenti sociali a tempo indeterminato in deroga ai vincoli di spesa; l'articolo 2 istituisce un tavolo di lavoro sui minori fuori famiglia; l'articolo 3 istituisce la Giornata nazionale dell'ascolto dei minori il 9 aprile; l'articolo 4 introduce varie modifiche al codice del terzo settore, riguardanti proventi, bilanci, voto elettronico, organi di controllo e altri aspetti; l'articolo 5 impone una quota degli utili delle imprese sociali per la promozione del settore; l'articolo 6 sopprime la Fondazione Italia sociale; gli articoli 7 e 8 riguardano esenzioni e procedure fiscali per eredi ed enti del terzo settore. Il Vie Ministro del lavoro delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci ha sostenuto che il provvedimento prepara il terreno per ulteriori riforme in collaborazione con varie categorie professionali
Approvato l'articolato, hanno dichiarato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), Silvestro (FI-BP), Elena Murelli (LSP) e Satta (FdI).IGruppi di maggioranza hanno elogiato un provvedimento che mira a semplificare la gestione amministrativa e a potenziare il supporto alle associazioni senza scopo di lucro, affrontando criticità come l'assunzione di assistenti sociali nelle forme associative comunali e promuovendo l'inclusione sociale dei minori vulnerabili attraverso un tavolo dedicato. Pur apprezzando alcuni aspetti del provvedimento, i sen. Daniela Sbrollini (IV), Magni (Misto-AVS), Mazzella (M5S) e Ylenia Zambito (PD) hanno dichiarato l'astensione. IV ha sottolineato la mancanza di concretezza su alcuni aspetti, e proposto un maggiore coinvolgimento degli attori territoriali; AVS ha criticato la scarsità di risorse adeguate ed espresso perplessità riguardo a iniziative come l'introduzione di una Giornata nazionale dell'ascolto; M5S ha richiamato punti positivi come l'aumento degli assistenti sociali, ma anche criticità come la standardizzazione dei servizi a discapito del benessere dei minori e delle famiglie; il PD ha sollevato dubbi riguardo a specifiche disposizioni, ribadendo la necessità di semplificare le normative per ridurre l'onere burocratico sulle organizzazioni non profit e di garantire risorse adeguate per supportare i loro sforzi.