Niscemi. Festeggiato nonno Gaetano Alesci che il 12 luglio ha compiuto i suoi 100 anni
- di Redazione Il Solidale
- 12 lug 2024
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Niscemi. E’ nato in città il 12 luglio del 1924 e venerdì, nonno Gaetano Alesci, ha festeggiato il suo centesimo compleanno. E' il decimo di 11 figli, di cui tre sorelle e l’unico degli altri sette fratelli e delle sorelle ad essere ancora in vita, padre di due figlie, nonno di 4 nipoti e bisnonno di 5 pronipoti.
Un secolo di vita che costituisce un emozionante e gioioso traguardo e che il nonnino centenario ha festeggiato avendo ancora accanto la moglie Rocca Amato, 98 anni (sposati da 63 anni) anche se entrambi non più autosufficienti per gli acciacchi tipici dell’età, ma amorevolmente assistiti e circondati dall’affetto delle figlie Luisa Grazia, Maria Giovanna, dei generi Salvatore Spinello e Gaetano Rummolino, dai nipoti e pronipoti.
Gaetano Alesci, agricoltore da sempre appassionato di musica lirica e della lettura giornaliera dei quotidiani fin quando le forze glielo hanno consentito, ha vissuto i momenti bui dell’era monarchica e fascista, del secondo conflitto mondiale, della guerra di liberazione, della recente pandemia e l’era repubblicana fino ad oggi.
Testimone di un secolo di storia nonno Gaetano Alesci, il quale ha spento la sua centesima candelina sulla torta festeggiato anche dai vicini di casa ed omaggiato dal sindaco Massimiliano Conti che gli ha regalato una copia originale autenticata ed incorniciata del suo atto di nascita.
“A nome di tutta la comunità niscemese”, ha detto il sindaco Massimiliano Conti, ”lieta di festeggiare i cento anni di vita di nonno Gaetano Alesci, attorniato in questo particolare momento della vita dalla ricchezza dell’assistenza e dell’affetto delle figlie, dei generi, nipoti e pronipoti, porgo gli auguri più sentiti”.
Presente anche don Lillo Buscemi, parroco della chiesa “Anime Sante del Purgatorio” che ha benedetto l’anziano centenario con un momento di preghiera.
“Arrivare a questo traguardo”, ha detto don Lillo,”è un fatto eccezionale che non è soltanto un momento di celebrazione per la famiglia ma per l’intera comunità con la presenza del sindaco e della parrocchia.
Sono traguardi che indicano un’abbondanza di doni da parte della famiglia ed a maggior ragione in questa fase particolare di fragilità dovuta all’età.
Ringraziamo il Signore per questo traguardo, lodiamolo per questa bella versione di vita che voi familiari state dando, perché chi onora il padre e la madre, riceverà benedizione da Dio”. (Alberto Drago)