“Organizziamo la speranza". Iniziativa per il cambiamento in 15 aree socio-educative strategiche. 50 milioni per i territori vulnerabili

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 lug 2024
  • SOCIALE

“Organizziamo la speranza". Iniziativa per il cambiamento in 15 aree socio-educative strategiche. 50 milioni per i territori vulnerabili

Roma. Sperimentare nelle «aree socio-educative strategiche» interventi multi-dimensionali per produrre un significativo e visibile miglioramento in termini di opportunità socio-educative e di benessere di bambini, bambine e adolescenti. Sono gli obiettivi di “Organizziamo la speranza". Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche” promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’iniziativa “Organizziamo la speranza”, annunciata lo scorso aprile a Palazzo Chigi dal Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali e Vicepresidente del Fondo, Maria Teresa Bellucci, ha a disposizione 50 milioni di euro per 15 territori vulnerabili ed ha carattere sperimentale perché per la prima volta in Italia si sceglie di investire in modo intensivo e ben coordinato per mutare in positivo la scena educativa in territori caratterizzati da vulnerabilità ed esclusione sociale. Attraverso l’iniziativa si intende contribuire alla riduzione della povertà minorile e, sul lungo periodo, garantire maggiori possibilità di mobilità sociale nell’età adulta e il pieno esercizio della cittadinanza, tenendo conto del repertorio di esperienze positive e ‘buone prassi’ sostenute dal Fondo e delle azioni pubbliche finalizzate al medesimo obiettivo. L’obiettivo è promuovere un cambiamento significativo e visibile per offrire maggiori opportunità e benessere per i bambini e gli adolescenti, con il coinvolgimento delle comunità educanti. Costruire e rafforzare una grande alleanza educativa per potenziare le capacità delle comunità educanti di 15 territori vulnerabili. I progetti sostenuti saranno l’esito di un innovativo percorso di progettazione, condiviso da un’ampia alleanza educativa tra pubblico e privato sociale di 15 aree interessate: Carbonara, Ceglie, Loseto, S. Rita a Bari; San Donato – San Vitale a Bologna; Borgo Sant’Elia, Nuovo Borgo Sant’Elia, San Michele, Mulinu Becciu, Is Mirrionis, Tuvixeddu – Tuvumannu a Cagliari; Caivano (NA); Centro storico a Catania; Mantignano – Ugnano – Sollicciano, San Bartolo a Cintoia, San Jacopino, Cascine a Firenze; Rione Candelaro, Rione Biccari, Borgo Croci a Foggia; Cornigliano, Sampierdarena, Ca’ Nuova (all’interno di CEP) a Genova; Villapizzone, Quarto Oggiaro a Milano; San Giovanni a Teduccio, Barra a Napoli; Pontevigodarzere, Mortise, Torre, Ponte di Brenta e Palestro a Padova; Palazzo Reale – Monte di Pietà, Tribunali – Castellammare (I circoscrizione) a Palermo; San Giorgio – Modena – San Sperato a Reggio Calabria; San Basilio, Tor Cervara a Roma; Quartiere Mirafiori Sud a Torino. Gli enti di terzo settore (ETS) interessati dovranno presentare la propria candidatura entro il 17 ottobre 2024 mediante la piattaforma Chàiros (www.chairos.it) aperta per il caricamento delle manifestazioni di interesse dal 31 luglio 2024. In Italia i minorenni che vivono in condizione di povertà relativa sono oltre 2 milioni, pari al 22% della popolazione minorile residente. Accanto alla povertà economica si affianca anche una povertà sociale e relazionale determinata da condizioni di fragilità della coppia genitoriale o di un genitore, con difficoltà di accudimento dovute a problematiche individuali (disagio psicologico, disturbi psichiatrici, ecc.) o sociali (dipendenze, commissione di reati, ecc.)... … - così come pubblicato il 23 luglio 2024 da www.conibambini.org  (fonte notizia) dove si può continuare a leggere.