Niscemi. Tre incontri culturali sul "disagio giovanile", al Belvedere, per l’Estate niscemese

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 ago 2024
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Niscemi. Tre incontri culturali sul "disagio giovanile", al Belvedere, per l’Estate niscemese
Niscemi. Riprendono dopo la pausa di Ferragosto le manifestazioni dell’Estate niscemese curata dal Comune di Niscemi e che patrocinata  dalla Regione e dall’Ars, viene promossa dall’Amministrazione comunale diretta dal sindaco Massimiliano Conti tramite l’assessorato alla cultura e spettacolo  presieduto da Marianna Avila.
Il Carnet prevede anche tre incontri al Belvedere di Niscemi con personalità della cultura e della società civile su temi di attualità riguardanti il disagio giovanile..
Il primo incontro sul tema del disagio giovanile che modererà Maurizio Vicari, è previsto oggi, venerdì 23 agosto, con inizio alle 19.
Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Conti, del presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari e dell’assessore alla cultura Marianna Avila, relazionerà sul tema de “La mancanza di cultura….e la possibilità di delinquere” il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo dott. Lirio Conti di Niscemi (nella foto).
Venerdì 30 agosto, seguirà il secondo incontro culturale al Belvedere con inizio alle 19 sul tema “Genitori Boomer e figli generazione zeta: la sfida educativa nella società fluida” sul quale relazioneranno la professoressa Agata Gueli (dirigente presso il Ministero dell’Istruzione a Roma) ed il prof. Francesco La Pira, docente di sociologia presso l’Università di Messina.
Per venerdì 6 settembre è in programma sempre al Belvedere con inizio alle 19 il terzo incontro conclusivo sul tema “I giovani ed il loro disagio” sul quale relazionerà don Alfio Spampinato, parroco di Librino (Catania).
Sacerdote don Alfio Spampinato con i suoi trascorsi di artigliere, di volontario della Legione Straniera,  di paracadutista e Cappellano militare, che ha recentemente scritto e presentato al Museo civico il libro “L’economia senza etica è diseconomia” tratto da uno slogan di don Luigi Sturzo, del quale è discepolo. (Alberto Drago)