Mineo. SAI "Vizzini MSNA". Il beneficiario camerunense Tamba racconta di aver partecipato alla giornata dello sport di Vizzini
- di Redazione Il Solidale
- 30 set 2024
- Migrantes 2.0
Mineo. SAI Vizzini MSNA. L’ospite camerunense Tamba del centro di accoglienza per minori di Mineo coordinato dalla dottoressa Mariella Simili vuole raccontare la sua partecipazione alla giornata dello sport e del benessere organizzata dal comune di Vizzini e dalla fondazione sportcity. (Angela Salemi)
Mi chiamo Tamba e sono del Camerun ho diciassette anni e sono in Italia da Maggio. Sabato 22 settembre io e i miei amici della comunità abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla giornata dello sport e del benessere organizzata a Vizzini.
La mattina siamo parti intorno alle nove. Una volta arrivati ci siamo iscritti tutti e gli organizzatori ci hanno diviso in due squadre per fare un gioco molto interessante che non avevo mai fatto in Africa, il gioco della staffetta. In questo gioco, il primo giocatore di ogni squadra parte, raggiunge il fondo del campo, torna indietro, da il cambio al secondo e va a mettersi in fondo alla fila formata dai compagni. Il secondo fa la stessa cosa, dando poi il cambio al terzo e così via. E’ stato davvero molto divertente. Abbiamo avuto anche modo di provare il tiro con l’arco, certamente non è un gioco facile ma è stato bello mettersi alla prova. E’ stata una giornata veramente molto intesa e divertente. Alla fine della giornata ci hanno spiegato che lo scopo di questo evento era quello di promuovere il movimento come benessere ed io condivido pienamente la finalità
Je m’appelle Tamba et je viens du Cameroun, j’ai dix-sept ans et je suis en Italie depuis mai. Le samedi 22 septembre, mes amis de la communauté et moi-même avons eu l’occasion de participer à la journée du sport et du bien-être organisée à Vizzini.
Le matin, nous sommes partis vers neuf heures. Une fois arrivés, nous nous sommes tous inscrits et les organisateurs nous ont divisés en deux équipes pour jouer un match très intéressant que je n’avais jamais joué en Afrique, le match de relais. Dans ce jeu, le premier joueur de chaque équipe commence, atteint l’arrière du terrain, recule, prend le relais du second et se rend à la fin de la ligne formée par ses coéquipiers. Le second fait la même chose, puis prend le relais du troisième et ainsi de suite. C’était vraiment très amusant. Nous avons aussi eu l’occasion de nous essayer au tir à l’arc, certes ce n’est pas un jeu facile mais c’était sympa de se mettre à l’épreuve. C’était une journée très intense et amusante. À la fin de la journée, ils nous ont expliquéils que le but de cet événement était de promouvoir le mouvement comme le bien-être et je suis entièrement d'accord avec le but.