Raddusa. Piazza Umberto I° chiusa per lavori, e disagi per cittadini e commercianti
- di Redazione Il Solidale
- 10 ott 2024
- CRONACA
Raddusa. Al danno (subìto dai ladri) ha fatto seguito la beffa (disposta dagli organi competenti) ed ora, come scrisse il poeta latino Orazio nelle sue lodi, carpe diem (si vive il presente). Infatti, dopo il furto del bancomat della BAPR, predisposto in una stanzetta al piano terra sita al n. 9 della piazza Umberto I°, piazza principale del paese, i cittadini di Raddusa sono costretti a vivere un presente fatto di grande difficoltà a causa della chiusura al transito urbano, con un impianto di rigide transenne fisse, disposto dai cosiddetti organi competenti, all’ingresso sud della piazza interessata, che recinta la parte demolita dai ladri con l’escavatore usato per estrarre il bancomat e che, di fatto, vieta agli automobilisti l’accesso alla piazza e chiaramente la circolazione nel pieno centro storico. Le transenne sono state disposte dalle autorità competenti al solo scopo di evitare il pericolo di un possibile crollo dell’appartamento, da tempo disabitato, sovrastante la stanzetta al piano terra dov’era ubicato l’apparecchio della banca. Ma nessuno di tali organi, che si dichiarano competenti, ha tenuto conto del grave danno economico che una decisione di tale portata avrebbe causato a tutti i commercianti che hanno i negozi ubicati nella piazza. Lo sbarramento dell’ingresso alla piazza, ha dirottato il transito veicolare in un tragitto secondario e abbastanza pericoloso soprattutto per i mezzi pesanti. Perciò la conseguenza di tale transennamento della piazza principale del paese è ritenuta alquanto drammatica dai commercianti che hanno lì le proprie attività, anche perché perdura già da quasi un mese e niente lascia intravedere una possibile soluzione urgente del problema. Ora i cittadini sperano in un intervento del Commissario Regionale chiamato ad amministrare le sorti del Comune di Raddusa, verso coloro i quali sono obbligati a sistemate la parte muraria dell’edificio distrutta dall’escavatore usato dai ladri, così da sbloccare la situazione e ridare ossigeno sia ai commerciati che gestiscono i bar e il tabacchi siti nella piazza e sia agli automobilisti dei mezzi pesanti ai quali si rende problematica la circolazione obbligata nella parte del nuovo tragitto riguardante la salita-discesa della via Prestianni.
Nelle fotografie di Santo Pellegrino vediamo: a sinistra, l’ingresso della piazza Umberto I° chiuso con transenne fisse; a destra, la stessa piazza “invasa” dalle macchine in sosta perenne. (Francesco Grassia)