Sutera. Progetto “Heart Valvular” dell’ingegnere Paolino Pio Mattina, in onore del suo secondo donatore del cuore
- di Redazione Il Solidale
- 23 ott 2024
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Sutera. Essendo stato sottoposto a due trapianti di cuore, il primo quando era bambino, il secondo proprio nel mese di luglio scorso all’Ismet di Palermo, continua a dedicare la sua vita con grande motivazione e da autodidatta, allo studio dell'energia orientato alla materia dei cuori artificiali.
E’ l’ingegnere gestionale Paolino Pio Mattina, 28 anni, inventore di dispositivi energetici e biomedici, scritto all’Albo nazionale degli inventori, il quale dopo avere realizzato “Andrea”, un elettrostimolatore per cuori artificiali a cui ha dato lo stesso nome del suo primo donatore per migliorare le condizioni di vita dei pazienti affetti da gravi problemi cardiaci, ha progettato in onore del suo secondo donatore “Heart Valvular”, un nuovo tipo di cuore artificiale.
“L’apparecchio”, spiega Paolino Pio Mattina,” dovrebbe risolvere un altro problema cardiochirurgico, ovvero quello della formazione di emolisi sanguigna (distruzione dei globuli rossi n.d.r.) dovuta alla meccanica rotazionale del rotore.
Heart Valvular” aggiunge” che ha un funzionamento molto simile a quello del cuore anatomico, riduce non solo il rischio di emolisi ma anche la quantità di onde elettromagnetiche assorbite dal corpo stesso”.
A tal proposito Mattina, dopo avere realizzato il nuovo modello di pompa ne ha sperimentato il carico di assorbimento e sta già sviluppando un prototipo per testarne il corretto funzionamento.
L’inventore inoltre, avendo partecipato al congresso nazionale della Società italiana trapianti d’organo (Sito), ha ascoltato le problematiche che affliggono la tecnologia per il trasporto degli organi e dei tessuti in fase di trapianto che è legata durante il tragitto alla durata dell'organo in fase di ischemia, per cui pensando che sarebbe bello ricevere e donare un organo da Stati parecchio distanti, ha già messo mano ad un nuovo Sistema di perfusione perpetua fredda e calda che si autoalimenti senza limiti di tempo.
Per adesso”, conclude l’ingegnere Paolino Pio Mattina,” è impensabile ricevere un organo dagli Usa o dall’Inghilterra, ma sono certo che sarà possibile perché io ed il mio team siamo già a lavoro con dei prototipi”.
Mattina precisa che i suoi progetti non hanno fini di lucro perché orientati a proteggere la vita umana. (Alberto Drago)