Roma. “Pupi Avati - fuori dal cinema italiano” è il titolo del libro del menenino Massimiliano Perrotta che sarà presentato a Roma, giovedì 31 ottobre, alle 17.45, all’ETRU - Museo Nazionale Etrusco, in Piazza Villa Giulia 9

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 ott 2024
  • SOCIALE

Roma. “Pupi Avati - fuori dal cinema italiano” è il titolo del libro del menenino Massimiliano Perrotta che sarà  presentato a Roma, giovedì 31 ottobre, alle 17.45, all’ETRU - Museo Nazionale Etrusco, in Piazza Villa Giulia 9

(Salvo Cona) Roma. “Pupi Avati - fuori dal cinema italiano” è il titolo del libro del menenino Massimiliano Perrotta che sarà  presentato a Roma, giovedì 31 ottobre, alle 17.45, all’ETRU - Museo Nazionale Etrusco, in Piazza Villa Giulia 9. In dialogo con l'autore ci saranno Pupi Avati e Steve Della Casa. Il libro è edito da Edizioni Sabinae. Pubblicato in otto puntate sull’Huffington Post, questo pamphlet sogna di avviare – a livello artistico, culturale, politico – una revisione critica radicale degli ultimi decenni.
“Questo libro - spiega Massimiliano Perrotta - non parla solo di Pupi Avati, parla anche della cultura e della politica degli ultimi decenni. Esso tenta di indossare un paio di occhiali nuovi, nella speranza che l'opera di Avati appaia diversa, ma anche il mondo che ci circonda inizi ad apparirci diverso. Arte, cultura, politica, la nostra stessa vita, sono infatti tutte facce di uno stesso prisma. A mio avviso la nostra esistenza è ancora troppo condizionata da idee e schemi novecenteschi, è giunto il momento di fare qualche passo avanti..... Pupi Avati - afferma Perrotta - è fuori dal cinema italiano per una ontologica estraneità agli schemi culturali che nell’ultimo mezzo secolo lo hanno dominato: non ha fede nella storia, non crede nel progresso, non lotta contro il potere, non gli interessano i temi sociali, non si batte per le nobili cause, non vuole denunciare nulla, non racconta la crisi dell’Occidente, non segue le mode, non ostenta citazioni, non è laico. Per la stessa ragione il cinema italiano ama poco Pupi Avati: lo tratta con condiscendenza, premia raramente i suoi film, fatica a riconoscergli lo status di autore con la a maiuscola. Eppure pochi registi italiani sono autori quanto lui, ogni suo film – riuscito o no che sia – ha una inconfondibile cifra stilistica e una personale chiave di lettura del mondo. Nella sciatteria generalizzata del cinema italiano odierno - conclude Massimiliano Perrotta -, suona paradossale che Pupi Avati non venga acclamato come il piccolo grande maestro che è.”
Nato a Catania nel 1974, cresciuto a Mineo (città natià di Luigi Bonaviri e…….. Massimiliano Perrotta vive oggi a Roma.
Regista, scrittore, critico culturale sull’Huffington Post, ha pubblicato le raccolte poetiche "Riva occidentale" (Sikeliana, 2017) e "Dopoguerra" (Torri del Vento Edizioni, 2020); il libro di racconti "L’aria del tempo" (Torri del Vento Edizioni, 2022); le opere teatrali "Cornelia Battistini o del fighettismo" (La Cantinella, 2006), "Hammamet" (Sikeliana, 2010, Premio Giacomo Matteotti della Presidenza del Consiglio dei Ministri), "Masino Scacciapensieri" (Torri del Vento Edizioni, 2019).