L'editoriale del direttore Elio Pariota: "Profumo di solidarietà"
- di Redazione Il Solidale
- 17 apr 2016
Quesito ai non partenopei: avete mai notato che alcuni bar di Napoli espongono la dicitura “caffè sospeso”? Significa che in quel bar qualcuno ha pagato a tazzulella non soltanto per sé, ma pure per futuri e sconosciuti avventori in difficoltà economiche.
Ci fu un tempo in cui la pratica del “caffè sospeso” finì per stigmatizzare il comportamento generoso e solidale dei napoletani. Da quel che so ancora oggi l’abitudine è diffusa, tant’è che il 10 dicembre 2011 fu addirittura istituita la “Giornata del Caffè Sospeso” con l’appoggio di diverse associazioni culturali.
L’esempio ha fatto scuola.
Due piccole librerie nel Cilento e a Palermo hanno introdotto qualche anno fa la buona pratica del “Libro sospeso”, contribuendo a soddisfare il desiderio di cultura dei meno abbienti.
Da alcuni giorni, poi, il Cinema Centrale di Milano – da cent’anni storico presidio culturale cittadino – ha lanciato la campagna “Lascia un biglietto” a favore di chi non ha neppure un soldo per poter guardare un film. Un profumo di solidarietà da respirare a pieni polmoni, perché ce n’è un gran bisogno.
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