Niscemi. Primo volume di poesie pubblicato da Francesco Blanco, dal titolo “Io, il mare e la musica, in una nota racchiusa in amore"

  • di Redazione Il Solidale
  • 12 dic 2024
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Niscemi. Primo volume di poesie pubblicato da Francesco Blanco, dal titolo “Io, il mare e la musica, in una nota racchiusa in amore"
Niscemi. Il mare, l’orizzonte, il senso dell’infinito, la musica come espressione dell’anima e l’amore del cuore.
Il valore prezioso della famiglia, di un padre, di una madre, di un figlio, di un fratello, di una sorella, dei nonni e degli zii, pilastri portanti della sfera affettiva umana e dove ognuno può rivedersi e ritrovarsi.
Sono questi gli spunti semplici di vita che hanno ispirato la prima opera letteraria di Francesco Blanco intitolata “Io, il mare e la musica, in una nota racchiusa in amore”, edito dalla “Book Sprint edizioni” di cui è direttore Vito Pacelli.
Si tratta di una raccolta di poesie che l’autore ha presentato nella sala conferenze della Scuola Futura, Ente d’istruzione e formazione professionale dove lavora come responsabile di sede e che dirige il prof. Emiliano Rizzo.
Nella conferenza di presentazione del testo, moderata da Claudia Meli, sono intervenuti per i saluti il prof. Emiliano Rizzo, il sindaco Massimiliano Conti e l’assessore alla cultura Marianna Avila.
Presenti in sala anche gli alunni ed i docenti della scuola, i familiari e tanti amici dello scrittore, il quale ha risposto durante l’incontro alle domande sulle poesie del volume che ha posto come relatore Pino Pardo.
Un viaggio nella sfera interiore del poeta che ha suscitato emozioni gioiose ed anche commoventi per il suo vissuto di bambino in una famiglia provata da un grande dolore per la perdita prima della sua nascita di un fratellino che si chiamava come lui, Francesco ed al quale i genitori hanno dato lo stesso nome e poi come uomo e genitore felice di essere padre e della sua famiglia.
La sfera affettiva ed interiore del poeta è affiorata con la lettura di alcune sue poesie intitolate “Cos’è un figlio, Francesco, Quel tragico giorno, quel bambino che sognava il mare racchiuso in una nota d’amore” lette rispettivamente dalle professoresse Isabella Gueli, Laura Reina, dalla Tutor Denise Cinquerrui, da Veronica Viola, Salvatore Blanco e Martina Rrushi e dallo stesso autore, il quale è intervenuto per lanciare un messaggio ai lettori sulla sua prima opera letteraria: “la poesia non è di chi la scrive ma è di chi la legge.
Penso che la grandezza della poesia sta proprio nel fatto che ognuno può filtrarla con il proprio vissuto, le proprie esperienze. Il messaggio sotteso, tuttavia, è quello di celebrare l’amore in tutte le sue forme e la bellezza del creato per comprendere che solo l’amore e la bellezza possono salvarci e renderci migliori. 
Il mio libro nasce da un sentimento.
Un amore incontrato per caso, un amore che racchiude il mio libro, un amore che oggi è diventato vero amore, mia moglie.
L’ amore per la lettura e la scrittura nascono certamente da una folgorazione, dalla presa di coscienza della bellezza di un verso o di un brano.
La scrittura è figlia dell’ispirazione, ma non può fermarsi a questo.
Va coltivata.
La scrittura” conclude Francesco Blanco, ”è un amore ponderato, perché dall’iniziale entusiasmo deve evolversi con la riflessione e la ricerca continua”.
Il sindaco Massimiliano Conti e l’assessore alla cultura Marianna Avila hanno espresso apprezzamenti all’autore, il quale sarà inserito con una copia del testo nella Scala dei saperi del Museo civico. (Alberto Drago)