Mineo. SAI "Vizzini MSNA". Due camerunensi hanno fatto i 'magi' nel presepe vivente
- di Redazione Il Solidale
- 10 gen 2025
- Migrantes 2.0
Mineo. Due ospiti camerunensi della comunità Sai Vizzini MSNA coordinato dalla dott.ssa Mariella Simili, nel giorno dell’Epifania hanno contribuito alla realizzazione, attraverso la loro presenza, della scenografia sacra mettendosi “letteralmente” nei panni di due dei tre Magi, nella scena centrale del presepe vivente presente all’interno del percorso dei presepi a Mineo. I due fratelli gemelli raccontano la loro particolare esperienza. (Angela Salemi)
Siamo stati invitati io e mio fratello dal comitato di Santa Agrippina, gruppo che si occupa dei festeggiamenti della festa patronale di Santa Agrippina, a rappresentare due dei tre Re Magi. Abbiamo accettato volentieri e nel tardo pomeriggio siamo andati al presepe vivente. Abbiamo indossato dei costumi bellissimi e ci hanno spiegato che dovevamo rimanere in posa durante il passaggio dei turisti. Insieme a noi c’erano anche gli altri personaggi della scena: Maria Giuseppe e il piccolo Gesù, una bambina in carne e ossa, figlia della coppia presente ma anche degli animali come il bue, l’asinello e una capretta. Per tutta la serata ci hanno offerto dolciumi e bibite varie. Non abbiamo avvertito né freddo né stanchezza forse perché era gradevole stare insieme. I turisti si fermavano incuriositi e piacevolmente compiaciuti nel vedere questa scena sacra per così dire “completa”” e curata nei dettagli con la tenerezza di una piccola bambina a chiudere il “cerchio”.
Mon frère et moi avons été invités par le comité de Santa Agrippina, un groupe qui s’occupe des célébrations de la fête patronale de Santa Agrippina, à représenter deux des trois Rois Mages. Nous avons accepté avec joie et, en fin d’après-midi, nous sommes allés à la crèche vivante. Nous portions de beaux costumes et ils nous ont expliqué que nous devions rester posés pendant le passage des touristes. Avec nous, il y avait aussi les autres personnages de la scène : Marie Joseph et le petit Jésus, un enfant en chair et en os, fille du couple présent mais aussi d’animaux comme le bœuf, l’âne et une chèvre. Tout au long de la soirée, ils nous ont offert des bonbons et diverses boissons. Nous n’avions ni froid ni fatigue, peut-être parce que c’était agréable d’être ensemble. Les touristes s’arrêtaient, intrigués et agréablement heureux de voir cette scène sacrée pour ainsi dire « complète » et avec le souci du détail avec la tendresse d’une petite fille pour boucler la « boucle ».