A Palermo un nuovo presidio di assistenza sanitaria dedicato ai migranti tunisini in condizioni di disagio psicologico e psichiatrico
- di Redazione Il Solidale
- 5 mar 2025
- SOCIALE

(sc) Palermo. Un servizio di assistenza mirato e specializzato, un impegno condiviso per una sanità più inclusiva. È questo il nuovo ambulatorio di Etnopsichiatria, dedicato ai migranti tunisini con disagi psicologici e psichiatrici.
Il Consorzio Umana Solidarietà s.c.s., soggetto attuatore del progetto “Istituzione di un servizio ed azioni a supporto rivolto in particolare alla fuga dalle guerre (nuclei familiari, donne e bambini), centro disabili diurno, infermiere di comunità e servizio di assistenza domiciliare socio-sanitaria”, ha avviato un programma di collaborazione con il Consolato della Repubblica di Tunisia per attivare le prestazioni dell’Ambulatorio di Etnopsichiatria del Distretto Socio Sanitario D38 di Lercara Friddi.
L’iniziativa rientra nel piano di investimenti del PNRR – Missione 5 “Inclusione e Coesione”, finalizzato al potenziamento dei servizi sociali e sanitari di comunità. L’Ambulatorio si pone come punto di riferimento per i migranti segnalati dal Consolato tunisino, offrendo loro un supporto specialistico e su richiesta, potrà essere rilasciata documentazione con valore medico-legale, a tutela dei pazienti assistiti.
Tra le persone che hanno già beneficiato del supporto dell’Ambulatorio di Etnopsichiatria c’è Sayahi Sami, un migrante tunisino di 36 anni, approdato a Lampedusa in cerca di speranza.
Durante lo sbarco, Sami ha subito un peggioramento delle condizioni della sua gamba destra, già compromessa a seguito di un incidente avvenuto nel suo paese d’origine, dove lavorava con il padre in un mercato ortofrutticolo. La gravità della situazione ha reso necessaria l’amputazione della gamba presso l’ospedale di Agrigento, lasciandolo anche con una mano sinistra parzialmente danneggiata.
Grazie all’assistenza ricevuta tramite lo sportello etnopsichiatrico, Sami sta ora affrontando un percorso di recupero, sia fisico che psicologico, trovando il supporto necessario per ricostruire la propria vita con maggiore serenità.
“Questo ambulatorio rappresenta un tassello fondamentale per l’integrazione socio-sanitaria dei migranti tunisini nel nostro territorio – ha sottolineato Alberto Spitale, rappresentante del Consorzio Umana Solidarietà –. L’obiettivo è garantire continuità a questo progetto anche oltre la sua scadenza, attraverso nuove risorse finanziarie.”
“Guardiamo sempre al futuro e un futuro migliore passa da una buona integrazione oggi – ha dichiarato, Luciano Marino, Sindaco di Lercara Friddi, comune capofila del Distretto socio sanitario D38 -. Facendo rete e programmando, stiamo riuscendo a rendere Lercara esempio, anche, di buona integrazione. Abbiamo professionisti e collaboratori di primissimo ordine professionale e umano. L'etnopsichiatria richiede un approccio sensibile alle diversità culturali e alle esperienze migratorie, riconoscendo le sfide psicologiche legate all'identità, alla discriminazione e alla marginalizzazione. Promuovere l'inclusione attraverso spazi di dialogo interculturale, supporto psichico e psicologico è fondamentale per garantire un'efficace cura del benessere mentale, rispettando le specificità culturali e favorendo l'integrazione sociale”
L’accordo si configura come un modello di collaborazione virtuosa per l’inclusione sanitaria dei migranti, creando le basi per nuove sinergie nel settore della salute pubblica.
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