Sit-in in "cassa da morto" di Maida e Ristagno, davanti alla sede del Libero consorzio di Caltanissetta, a tutela degli automobilisti che transitano sulla Sp 11 Niscemi-Priolo
- di Redazione Il Solidale
- 6 mar 2025
- CRONACA

Niscemi. Un altro Sit-in dentro due bare color noce, simbolo di morte e sempre davanti la sede del Libero consorzio comunale di Caltanissetta. Il secondo in meno di un mese che Giuseppe Maida e Rosario Ristagno, hanno deciso come cittadini attivi e liberi che si sono sempre battuti a difesa di tanti diritti negati alla comunità niscemese, di tornare ad attuare davanti la sede dellex provincia di Caltanissetta con inizio previsto domani 7 marzo alle 16 e fino a sabato 8 marzo alle 18.
Una camera ardente mobile che i due battaglieri cittadini niscemesi tornano ad allestire dentro un furgone che lasceranno con gli sportelli aperti per fare in modo che le tante giovani vite rimaste spezzate sulla Sp 11 Niscemi-Priolo non vengano dimenticate ed affinché gli organi Istituzionali competenti provvedano quanto prima a disporre i dovuti interventi, volti rendere più sicura la nota strada killer dove si sono verificati con una preoccupante frequenza incidenti stradali prevalentemente autonomi, sia mortali che con feriti.
Ad oggi, spiegano Maida e Ristagno,non abbiamo avuto nessuna notizia in merito alle promesse scritte sui documenti che i funzionari della provincia il 13 febbraio scorso ci hanno consegnato e fatto vedere in occasione del primo sit-in.
Una camera ardente mobile che i due battaglieri cittadini niscemesi tornano ad allestire dentro un furgone che lasceranno con gli sportelli aperti per fare in modo che le tante giovani vite rimaste spezzate sulla Sp 11 Niscemi-Priolo non vengano dimenticate ed affinché gli organi Istituzionali competenti provvedano quanto prima a disporre i dovuti interventi, volti rendere più sicura la nota strada killer dove si sono verificati con una preoccupante frequenza incidenti stradali prevalentemente autonomi, sia mortali che con feriti.
Ad oggi, spiegano Maida e Ristagno,non abbiamo avuto nessuna notizia in merito alle promesse scritte sui documenti che i funzionari della provincia il 13 febbraio scorso ci hanno consegnato e fatto vedere in occasione del primo sit-in.
Dopo il sequestro della Sp 11 disposto dalla Procura della Repubblica di Gela che ha eseguito la polizia del Commissariato di Niscemi ed in attesa che vengano eseguiti gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza da parte dellex provincia con la somma di 290 mila euro di pregressa attivazione, ci aspettiamo che vengano almeno collocati in tempi brevi i cosiddetti Tutor o gli autovelox per impedire che possano verificarsi altre terribili e dolorose tragedie della strada.
Infatti nel documento relativo alla conferenza di servizio che il 13 febbraio scorso il Libero consorzio comunale di Caltanissetta ha chiesto alla prefettura e di cui abbiamo avuto copia alla presenza del sindaco Massimiliano Conti, leggiamo concludono Maida e Ristagno, “che - al fine di far rispettare il limite di velocità indicato, occorre installare sulla Sp 11 un sistema di rilevazione automatico della velocità con connesso sanzionamento-“.
Ragioni per le quali i due cittadini niscemesi tornano parallelamente allattuazione della protesta civile ed eclatante, a rivolgere un accorato appello agli Organi istituzionali competenti, affinché attivino le procedure per la messa in opera dei Tutor o degli Autovelox sulla Sp 11, in modo da ridurre a breve termine i rischi di incidenti stradali mortali e con feriti.
Cè da dire che il prossimo 27 aprile si svolgeranno le elezioni provinciali di secondo livello che designeranno la nuova amministrazione e che pertanto le procedure sollecitate da Maida e Ristagno potrebbero subire per la mancanza dei tempi tecnici necessari eventuali slittamenti. (Alberto Drago)
Infatti nel documento relativo alla conferenza di servizio che il 13 febbraio scorso il Libero consorzio comunale di Caltanissetta ha chiesto alla prefettura e di cui abbiamo avuto copia alla presenza del sindaco Massimiliano Conti, leggiamo concludono Maida e Ristagno, “che - al fine di far rispettare il limite di velocità indicato, occorre installare sulla Sp 11 un sistema di rilevazione automatico della velocità con connesso sanzionamento-“.
Ragioni per le quali i due cittadini niscemesi tornano parallelamente allattuazione della protesta civile ed eclatante, a rivolgere un accorato appello agli Organi istituzionali competenti, affinché attivino le procedure per la messa in opera dei Tutor o degli Autovelox sulla Sp 11, in modo da ridurre a breve termine i rischi di incidenti stradali mortali e con feriti.
Cè da dire che il prossimo 27 aprile si svolgeranno le elezioni provinciali di secondo livello che designeranno la nuova amministrazione e che pertanto le procedure sollecitate da Maida e Ristagno potrebbero subire per la mancanza dei tempi tecnici necessari eventuali slittamenti. (Alberto Drago)