Immigrazione; Ragusa (Als Mcl): “Corridoi lavorativi fondamentali per permettere ingressi legali”. Mons. Felicolo (Migrantes): “Importante favorire integrazione” .
- di Redazione Il Solidale
- 10 mar 2025
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(sc) Roma. “Il nostro Paese ha bisogno di lavoro straniero, tanto che fino all’anno scorso ad ogni click day per il Decreto Flussi le imprese hanno presentato un numero di domande per due volte superiore al numero dei posti disponibili. Per questo noi riteniamo che i corridoi lavorativi siano un percorso importante e da valorizzare”.
È quanto ha dichiarato Paolo Ragusa, presidente di ALS (Associazione Lavoratori stranieri) MCL, nel corso del convegno su "Italia e immigrazione. I diritti del lavoro e i corridoi lavorativi" promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori e dal ALS MCL.
Sono intervenuti, tra gli altri, Mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, Tonino Di Matteo, consigliere di amministrazione dell'INPS, Mar
“L’importanza dei corridoi lavorativi - ha proseguito Ragusa - è evidente intanto dal punto di vista etico, poiché i lavoratori formati non dovranno più affrontare le pericolose traversate nel Mediterraneo, a bordo delle carrette del mare, ma potranno invece utilizzare mezzi di trasporto sicuri, senza rischiare la vita e senza dover pagare. Dall’altro lato, i corridoi lavorativi sono vantaggiosi per il nostro Paese, in quanto sostengono l’economia italiana e rispondono adeguatamente al fabbisogno di manodopera delle imprese”.
“Tra i 28 progetti di formazione - ha aggiunto Ragusa - attualmente approvati, c’è anche il progetto F.L.I.P. Marocco, presentato da ALS MCL in partnership con il sindacato UGTM, il principale sindacato del Marocco, che prevede la formazione dei primi 60 lavoratori a Fez nei settori del tessile, della sanificazione e dell’industria alberghiera, che saranno successivamente assunti da imprese siciliane e abruzzesi. Successivamente, sempre in Marocco, seguirà un ulteriore step di formazione nel settore agricolo”.
“Il nostro approccio al fenomeno migratorio dunque - ha concluso Ragusa - non è ideologico, ma pragmatico e di buon senso. L’immigrato è una persona che va rispettata. Non è utile presentare l’immigrazione come la panacea di tutti i mali, ma allo stesso tempo non è corretto strumentalizzare il fenomeno per alimentare paura sociale. Noi riteniamo necessario favorire la migrazione legale, organizzare una buona accoglienza e una buona integrazione, contrastando al contempo l’immigrazione irregolare senza mai ledere i diritti umani”.
“Ho voluto prendere parte - ha evidenziato Mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI - con piacere a questa giornata, anzitutto per ravvivare una collaborazione con MCL che c'è sempre stata e che intendo ancora portare avanti, poi perché si tratta di un momento importante, dedicato ai lavoratori, soprattutto soprattutto sotto un aspetto a noi caro, quello delle migrazioni. I corridoi lavorativi, che sono stati al centro di questo incontro, sono una strada per un’immigrazione legale e positiva per chi arriva e anche per noi che riceviamo. Lo step importante poi è anche quello successivo, dell’integrazione, attraverso l’insegnamento della lingua, dell’educazione civica, andando incontro però alle loro esigenze. Un percorso formativo apre davvero le porte dell’Italia e del mondo del lavoro, in maniera sicura e stabile. Da questo punto di vista penso di nuovo al grande lavoro che il Movimento fa all'estero con gli emigrati italiani, quindi mi piace questo legame che c’è nell’associazione che accoglie chi arriva da fuori e sostiene, attraverso i patronati, chi invece emigra dall’Italia, dando loro un punto di riferimento”.
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