Una mozione per i Consigli comunali del Calatino, per rilanciare le “ragioni” del territorio”, dopo l'appello del Vescovo Peri

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 mar 2025
  • CRONACA

Una mozione per i Consigli comunali del Calatino, per rilanciare le “ragioni” del territorio”, dopo l'appello del Vescovo Peri

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Alcuni consiglieri comunali del Calatino hanno deciso di unirsi per rilanciare le proposte formulate dal Vescovo della Diocesi di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, che – raccogliendo le segnalazioni dei residenti e degli amministratori locali - ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella quale ha richiamato l’attenzione su una grave emergenza che non si può più ignorare ovvero quella del grave spopolamento che sta interessando la zona del Calatino, sottolineando la necessità di un intervento urgente per evitare l’impoverimento progressivo del territorio, al fine di garantire pure maggiori opportunità ai giovani attualmente penalizzati da una rete di trasporti inadeguata e da limitate prospettive occupazionali.
Ed è proprio per tali ragioni che a sostegno di tale iniziativa è stata elaborata e proposta una mozione consiliare da sottoporre all’approvazione dei Consigli comunali dei 15 comuni ricompresi nell’area del Calatino Sud-Simeto, così come deciso al termine dell’incontro svoltosi il 21 febbraio presso la sede MCL “Luigi Sturzo” di Caltagirone, al quale hanno partecipato consiglieri comunali ed amministratori i quali hanno delegato il presidente del Consiglio comunale di San Michele di Ganzaria, Michele Napoli, ad esplorare la disponibilità di tutti i presidenti dei quindici Consigli comunali del comprensorio ad inserire all'ordine del giorno delle rispettive assisi cittadine la mozione consiliare condivisa.
Promotore e animatore dell'iniziativa è Paolo Ragusa (Capogruppo consiliare di “Patto per Mineo” e dirigente nazionale di MCL) il quale ha sottolineato che “la mozione consiliare vuole raccogliere lo stimolo di S.E. Mons. Calogero Peri, trasferirlo nelle sedi  istituzionali, allo scopo di sostenere la legittima azione di rappresentanza del territorio condotta dai sindaci dei comuni che insistono nel Calatino Sud – Simeto, con l’obiettivo di costruire una strategia condivisa per contrastare il fenomeno dello spopolamento che sta mettendo a dura prova le aree interne di questo comprensorio, con un calo demografico preoccupante e un’emigrazione giovanile sempre più marcata… Un calo demografico di circa 10.000 abitanti, con un rapporto tra nascite e decessi di 1 a 3. Per questi motivi – ha concluso Paolo Ragusa - condividiamo pienamente l’appello del Vescovo Peri che ci spinge ad agire concretamente. L’obiettivo finale è quello di costruire un modello di sviluppo equo e solidale, coinvolgendo amministratori, cittadini e tutte le realtà associative interessate a contribuire alla rinascita del Calatino, desiderosi di dare il proprio contributo per il futuro di questo nostro territorio”. Dello stesso parere di Paolo Ragusa sono stati i partecipanti alla riunione per la mozione sullo spopolamento delle aree interne. Si tratta dei consiglieri comunali Sergio Gruttadauria e Marco Failla (Caltagirone), Michele Napoli (presidente Consiglio comunale San Michele di Ganzaria), Paolo Ragusa e Ilenia Palermo (Mineo), Roberta Criscione (San Cono), Giuseppe Giustolisi (Mirabella Imbaccari). E’ intervenuto anche il sindaco di Vizzini, Salvatore Ferraro, il vicesindaco Fabiola Di Benedetto, gli assessori comunali Giovanni Giardinelli e Domenico Todaro  ed il consigliere comunale Giuseppe Prossimo. Hanno partecipato, inoltre, Salvatore Petriglieri (MCL Caltagirone) e Giuseppe Buoncuore (MCL provinciale Catania). Sono intervenuti pure tre componenti dell’associazione “Nun Si Parti” di Palermo, guidati dal portavoce Antonino Graziano, i quali hanno deciso di esserci per ascoltare, esprimere la propria soddisfazione per l’iniziativa che parte dal Calatino e per dare il proprio contributo, dopo aver appreso dalla stampa le ragioni di tale riunione.