Elezioni in Sicilia, indetti i comizi elettorali per le Amministrative del 25 e 26 maggio 2025

  • di Redazione Il Solidale
  • 28 mar 2025
  • CRONACA

Elezioni in Sicilia, indetti i comizi elettorali per le Amministrative del 25 e 26 maggio 2025

(Salvo Cona) Palermo. La Regione Siciliana ha comunicato che sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio 2025, in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione pubblica, Andrea Messina.
Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15.
L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15, in coincidenza con la tornata referendaria.
Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.
A essere coinvolti dal voto saranno i seguenti Comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca dove, intanto, sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.
Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri.
L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.
«Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l'assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione pubblica, Andrea Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza».