Niscemi. Fiaccolata di donne contro il femminicidio, hanno sfilato in migliaia

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 apr 2025
  • CRONACA

Niscemi. Fiaccolata di donne contro il femminicidio, hanno sfilato in migliaia
Niscemi. “Non è un caso isolato, si chiama patriarcato; noi donne non dobbiamo avere paura di dire no!; l’amore non è violenza; ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne; stop al femminicidio”.
Questi ed altri gli slogan scritti sui cartelloni con i quali martedì sera, hanno sfilato in una pubblica fiaccolata contro il femminicidio, circa 2 mila partecipanti per dire fortemente No alla violenza di genere che continua a lasciare sempre più scossa la società civile.
All’inizio del corteo,  un grande striscione con la scritta “Se io non voglio tu non puoi”.
Presenti il sindaco Massimiliano Conti, assessori, consiglieri comunali ed anche Giuseppe Maida, insieme al figlio Gaetano e con due cartelloni contenenti il seguente messaggio, forte e chiaro: ”chi toglie la vita ad una donna morirà da vigliacco e disperato! Donne, ragazze, mamme o fidanzate coraggiose denunciate ai primi soprusi!
Tante le donne, le mamme, gli anziani, gli uomini, i giovani, gli scout dell’Agesci, del Cngei e delle associazioni, classi di alunni, docenti e dirigenti dei due Istituti comprensivi, dell’Istituto d’istruzione superiore “L. da Vinci” e liberi cittadini che martedì sera  hanno partecipato alla fiaccolata di Niscemi contro il femminicidio,  organizzata dal comitato cittadino “Donna libera” che è costituito da Cettina Cinquerrui, Francesca Stallone, Nadia Parisi,  Adelaide  Conti,  Denise Lombardo, Chiara Cultraro, Concetta Buccheri, Anna Maria Geraci, Adele Zafarana, Laura Reina, Claudia Meli e Chiara Cultraro.
La fiaccolata si è svolta con un corteo che si è mosso da Piazza Mascione e che attraversando le vie Salvatore Noto, XX Settembre, Umberto e che si è concluso in Piazza Vittorio Emanuele, dove dopo la toccante audizione della telefonata intercorsa tra Sara Campanella ed il suo assassino, Chiara Cultraro ha puntualizzato che la manifestazione è scaturita da un urgenza che non può essere più ignorata ed ha ricordato tante donne vittime della violenza di genere, fra cui Sara Campanella, Ilaria Sula, nonché le tre donne di Niscemi Lorena Cultraro, Ana Maria Florian, uccise crudelmente e Patrizia Scifo, quest’ultima vittima anche della “Lupara bianca”.
Il sindaco Massimiliano Conti, nel suo intervento, ha sottolineato che qualsiasi molestia e violenza contro le donne, va denunciata e che occorre essere sentinelle del fenomeno per impedire la crudeltà contro le donne da parte di certi mostri che di uomini non hanno nulla.
Commovente il monologo su un uomo assassino interpretato dall’attore Nunzio Bonadonna, tratto da “Ferite a morte” di Serena Dandini,  intitolato “Bussando alle porte del Paradiso” e i monologhi “A Giulia” di Marta Iudicelli e “Luna di miele” di Ginevra Iudicelli che fanno parte del Laboratorio teatrale  di recitazione “Itineramur” di Nunzio Bonadonna.
Sono intervenuti l’avvocato Luca Cultrera del Comitato “Non ci sono scuse” costituito da soli uomini, Denise Romano del Movimento “Non una di meno”.
Gli alunni delle scuole e dell’istituto d’istruzione superiore L. da Vinci, hanno eseguito canti, recite e balletti sul tema e sulle note “Vietato morire, donna e quello che le donne non dicono”.
Significativi gli interventi del prof. Emiliano Rizzo direttore della scuola di Formazione “Futura”, di Denise Cinquerrui ed anche i Flash mob delle scuole di ballo “One free time center” di Tony Mantello e Sonia Alessi e “Feel the beat dance” di Viviana Militello.
Un grande momento di sensibilizzazione pubblica sul fenomeno della violenza di genere quello di martedì sera, a cui la città è stata partecipe, dimostrando solidarietà verso il dolore, ma soprattutto desiderio d’impegno contro i femminicidi. (Alberto Drago)