Libri e letture. Perché è importante leggere “Il nome della rosa” di Umberto Eco
- di Redazione Il Solidale
- 29 apr 2025
- OPINIONI

Santa Domenica Vittoria. Scritto da Umberto Eco “Il nome della rosa” è sicuramente uno dei capolavori più conosciuti della letteratura italiana contemporanea.
Edito per la prima volta nel 1980, Il romanzo, tradotto in più di 40 lingue, ha infatti venduto oltre 50 milioni di copie. Il nome della rosa costituisce l’opera con la quale un’intera generazione, attraverso lo sviluppo dell’adolescenza di ognuno, è e sarà costretta a fare i propri conti.
L’opera, a detta dello stesso autore, non fu tuttavia in gran parte compresa neanche dagli adulti di allora e quelli di oggi; al punto tale che Eco decise di pubblicare un testo dal titolo Postille a “Il nome della rosa” per spiegare il significato del criptico ma affascinante romanzo. È una nota esplicativa dell’autore, di circa 40 pagine, che intendeva fornire ai critici e ai lettori “interpretazioni della propria opera”. Definito dallo stesso autore un’ “avanguardia storica”, Il nome della rosa è un romanzo storico-giallo che esplora temi come la fede, il potere, la conoscenza e la natura della verità, ambientato in un monastero medievale del 1327. La storia segue le avventure del frate francescano Guglielmo di Baskerville e del giovane novizio Adso, mentre investigano su una serie di misteriosi omicidi che sconvolgono l’abbazia.
Ma ciò che preme sottolineare a chi scrive è rispondere alla domanda: perché è importante leggere Il nome della rosa oggi? Esistono ben tre ragioni per cui la lettura di questo famoso romanzo non è solo consigliabile ma in un certo senso doverosa. La prima ragione è perché è un libro molto divertente, pensato per il piacere del lettore e questo in letteratura conta molto. Secondo perché è ambientato nel Medioevo, un tempo diverso dal nostro che però ha una serie di affinità con il mondo attuale. La terza ragione è che il romanzo racconta quanto siano stati importanti nel passato i libri, degli oggetti che hanno contenuto le idee che gli uomini hanno elaborato nel corso del tempo ma che contengono in sé meglio di qualsiasi altra cosa l’essenza di un tempo, della civiltà e cultura della società in cui vengono scritti.
I libri insegnano a comprendere il mondo, ad approfondire, a riflettere e a pensare. Propongono la calma e la temperanza. Le storie che leggiamo all’interno di esso ci permettono di accedere alla sfera dei sentimenti e di viaggiare in luoghi e tempi lontani, rimanendo seduti sul divano di casa. Come ha detto l’autore stesso ““Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.” Per tutte queste ragioni non resta che augurare e consigliare una buona lettura a tutti. (Eva Casella).