Caltagirone, servizi essenziali a rischio, il commissario La Rocca alla banca: “Ci conceda l’anticipazione di tesoreria, altrimenti pronte le segnalazioni alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Anac”

  • di Redazione Il Solidale
  • 6 mag 2016
  • CRONACA

Caltagirone, servizi essenziali a rischio, il commissario La Rocca  alla banca: “Ci  conceda l’anticipazione di tesoreria, altrimenti pronte  le segnalazioni alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Anac”

               

                A rischio stop, a Caltagirone, alcuni importanti servizi, da quello di raccolta e smaltimento di rifiuti considerato che più volte è stato impedito l’accesso dei mezzi alla discarica, a quello di pubblica illuminazione e di illuminazione nelle scuole, a quello di trasporto degli studenti.

            Lo afferma il commissario straordinario del Comune, Mario La Rocca che, attraverso un legale, l’avvocato Mario Giudice, ha diffidato la banca che gestisce il servizio di tesoreria comunale, invitandola a rivedere la posizione assunta e a riconoscere, quindi, l’anticipazione di tesoreria, che consentirebbe al Comune di fare fronte ai servizi in questione e di pagare gli stipendi ai dipendenti, in ritardo di quattro mensilità. Il perdurante no dell’istituto di credito viene ritenuto “ingiustificato” sia sul piano normativo, sia su quello di fatto.

            “Lo svolgimento del servizio di tesoreria – si sottolinea nella diffida - comporta l’assunzione di una serie di oneri e obblighi previsti per legge. Come si ricava da alcune pronunce della Corte dei Conti, la banca non può sottrarsi unilateralmente alle responsabilità connesse al proprio ruolo di agente contabile, fra i quali rientra quello, previsto dalla legge, di concedere l’anticipazione di tesoreria a prescindere dal fatto che un ente sia amministrato da un commissario e si trovi in stato di dissesto”.

            “Mi auguro – osserva l’ingegnere La Rocca – che la banca comprenda sino in fondo le nostre ragioni, ampiamente supportate da molteplici e fondati riscontri. Se non sarà così, sarò costretto a rivolgermi alla Procura della Repubblica per verificare l’eventuale sussistenza del reato di interruzione di pubblico servizio, alla Procura della Corte dei conti per gli aspetti riguardanti il danno erariale (interessi di mora e maggior costo dell’energia elettrica per l’ingresso nel cosiddetto “regime di salvaguardia”) e all’Anac per i profili eventualmente di competenza di quest’ultima”.