L'editoriale del direttore Elio Pariota: "Merendine kaput, anzi no"
- di Redazione Il Solidale
- 21 mag 2016
Guardo sempre con sospetto alle statistiche sul numero di bambini obesi nelle nostre società post-industriali. Non perché siano poco attendibili, ma in quanto i risultati che ne scaturiscono generano teorie che oscillano tra l’ovvio e lo strampalato.
Prendiamo questa: leggo che tra l’incrocio dei dati Iri e dell’Istituto superiore della sanità viene fuori un apparente paradosso. E cioè che il numero di pargoli cicciottelli è maggiore al Sud dove si consumano merendine e tortine in numero decisamente inferiore rispetto al Nord. Motivo? Al Nord si fa più attività fisica (in media il 70 per cento dei bambini contro circa il 45 per cento dei loro coetanei meridionali).
Per non parlare del consumo di frutta e verdura dove le percentuali tra le due Italie divaricano in maniera spropositata. Insomma, dopo anni di fede cieca nei maghi della nutrizione che hanno criminalizzato il consumo di merendine e di dolciumi industriali ci tocca di assistere al più funambolico dei dietrofront.
Non è che anche in ambito alimentare si stia affacciando la moda del revisionismo storico? Se così fosse, si salvi chi può.
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