Caltagirone, Circoli MCL: "A Settembre ripartiamo dal prossimo"
- di Redazione Il Solidale
- 1 ago 2016
- SOCIALE
L'incontro si è svolto il 28 Luglio presso la sede "Don Luigi Sturzo" di Caltagirone, ove si è parlato delle attività svolte nel corso dell'anno e del nuovo programma di iniziative.
L'MCL del Calatino sostiene le donne vittime di violenza, registrando con favore che presso l'ospedale "Gravina" di Caltagirone, sono stati avviati i lavori di sistemazione degli spazi necessari per l'attivazione del servizio denominato Codice Rosa, proposta già presentata alla fine dello scorso Novembre in occasione della giornata mondiale contro il femminicidio.
Un provvedimento che punta dunque a proteggere soggetti facili a violenza e descriminazione, per il quale la struttura ospedaliera sta sistemando i locali.
A Settembre il Movimento Cristiano dei Lavoratori a Caltagirone ripartirà da tutte quelle inizaitve che mettono la persona umana al centro della vita pubblica e comunitaria della città. Sarà riproposto il tema del Baratto amministrativo che, come spiega il Presidente del Movimento Cristiano lavoratori, Rossana Russo “consiste nella possibilità di effettuare il pagamento delle tasse già scadute attraverso lavori socialmente utili”.
Si tratta di lavori quali manutenzione degli spazi verdi, delle piazze e delle strade, ma anche del recupero di beni immobili non utilizzati. “I cittadini, tramite il baratto amministrativo, partecipano attivamente alla cura dei beni comuni; ciò consente agli enti locali di valorizzare le risorse che il territorio può esprimere. Trasformiamo in termini positivi una condizione di disagio”, aggiunge il Dott.Ragusa, Presidente del circolo "Don Rosario Pepe" di Mineo.
Auspicato un incontro con il Primo cittadino per instaurare un nuovo protocollo di intesa per la riapertura della Mensa dei poveri, che provvede a fornire un pasto caldo al giorno. Un modo concreto per mettere in atto il valore della solidarietà.
Tema nuovo, la gestione e l'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, fabbricati e soprattutto terreni agricoli nella disponibilità del comune di Caltagirone, attarverso la cui valorizzazione a fini produttivi si potrebbero realizzare progetti di inserimento lavorativo a beneficio di quesi cittadini deboli che oggi non trovano aiuto neanche nel sussidio comunale dato che l'ente locale non riesce più ad erogarlo a causa del dissesto del bilancio comunale.