I migranti degli Sprar fanno le prove generali per lo spettacolo teatrale

  • di Redazione Il Solidale
  • 5 ago 2016
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I migranti degli Sprar fanno le prove generali per lo spettacolo teatrale

Nel pomeriggio di domani 6 agosto, i migranti ospiti dello Sprar di Raddusa unitamente a quelli dello Sprar di Castel di Iudica, sosterranno, presso l’apposito parco della Bambinopoli dott. Giuseppe Seminara di Raddusa, le prove generali dello spettacolo teatrale, relativo alla giornata conclusiva del progetto “I Colori del Mondo”, che sarà messo in scena il prossimo 7 agosto alle ore 21 al Teatro Mediterraneo di Caltagirone. Il progetto, che è stato ideato e realizzato dal Centro di Prima Accoglienza di Caltagirone, gestore sia dello Sprar di Raddusa che di quello di Castel di Iudica, persegue sempre il principio della integrazione tra le popolazioni del mediterraneo. “Con la messa in scena dello spettacolo teatrale “I Colori del Mondo” – ha detto Massimiliano Perrotta, Regista della pièce e Direttore Artistico del Teatro Maditerraneo – continua il nostro viaggio interculturale sulla strada della favola e del sogno”. Lo spettacolo, che è diretto dallo stesso Perrotta, è interpretato da Claudia Amendola, da Santo Santonocito e da dieci migranti ospiti dei due Sprar coinvolti. Le musiche sono di Emanuele Senzacqua e la collaborazione artistica di Sara Nussberger. “Ancora una volta – ha detto la dott.ssa Rossana Russo, presidente della Coop. San Francesco che dirige il Centro calatino di Prima Accoglienza – il nostro Centro apre le porte alla popolazione locale per potere condividere insieme un momento di festa con la messa in scena di uno spettacolo di grande interesse sociale realizzato dai migranti ospiti dei due nostri Sprar di seconda accoglienza. Confidiamo che questo connubio possa rappresentare un sicuro veicolo di integrazione tra culture diverse, ma anche una giornata di sensibilizzazione della opinione pubblica e di festa per tutti gli ospiti della nostra struttura”. Nella foto il gruppo dei migranti ospiti dello Sprar di Raddusa perfettamente integrati con la popolazione della “Città del Grano”.
                                                                                                                        

Francesco Grassia