Inaugurazione della Mostra fotografica "Io Credo" allestita dallo Sprar di Raddusa

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 set 2016

Inaugurazione della Mostra fotografica "Io Credo" allestita dallo Sprar di Raddusa

Sabato 10 settembre scorso, secondo giorno della popolare “Festa del Grano”, giunta quest’anno alla sua 22^ edizione, è stata inaugurata l’importante mostra fotografica dal titolo “Io Credo” organizzata dallo Sprar di Raddusa che l’ha allestita nei locali della propria sede siti nella centralissima via Regina Margherita. Vi sono esposti gli scatti realizzati dai fotografi professionisti: Eleonora Ambra, Tiziana Gatto, Rosario Vicino e Salvatore Mario Grasso, (detto Pino Gatto) che, con le loro opere, mandano un messaggio unico e inequivocabile cioè: “Cristiani e Musulmani sono tutti fratelli”. Lo Sprar di Raddusa, centro di seconda accoglienza del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, è una struttura già all’avanguardia nella organizzazione di eventi di grande importanza e lo dimostrano le tantissime attività culturali svolte nel corso della sua esistenza. Ospita ben dodici migranti che già da tempo sono perfettamente integrati con la popolazione raddusana. Il messaggio di quest’ultima mostra, organizzata in sintonia con il Centro di Prima Accoglienza di Caltagirone, da cui lo Sprar di Raddusa dipende, lo ha spiegato la dott.ssa Gaetana Pagana, coordinatrice responsabile della struttura raddusana, che testualmente ci ha detto: “Cristiani e musulmani sono tutti fratelli e l’Islam non è terrorismo. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare proprio in occasione della Festa del Grano che è una festa molto importante sia per la popolazione raddusana sia per i migranti che sono ospiti del nostro centro che, insieme, vivono momenti di totale integrazione”. La mostra comprende venti foto in cui sono immortalati i migranti ospiti dello Sprar di Raddusa, ritratti di spalle, nel momento della preghiera quotidiana fatta di fede. Si tratta di migranti richiedenti asilo, provenienti da diverse parti dell’Africa e dell’Asia, che sono animati dal desiderio di ricominciare una vita nuova nel nostro paese ed accomunati da una unica consapevolezza “il credere” in quei valori che sono basilari per la civile convivenza, come la libertà, l’amore, la pace ma, soprattutto “il credere” nell’esistenza di un Essere Superiore che, pur avendo nomi diversi ed essere adorato in modo diverso, rende tutti fratelli. “Ancora una volta l’Arte Fotografica – ha detto la dott.ssa Rossana Russo, Presidente della Cooperativa San Francesco che gestisce il C.P.A. calatino e con esso lo Sprar di Raddusa – diventa un momento di veicolo di integrazione con il territorio. Con la mostra fotografica “Io Credo” abbiamo voluto partecipare alla Festa del Grano, che rappresenta un momento molto rilevante per la città di Raddusa, per riaffermare ancora una volta il processo di inclusione dei nostri ospiti all’interno delle realtà locali, soprattutto in un momento di apprensione e di tensioni religiose che affliggono il mondo, e poi magari per dare un segnale di fratellanza aldilà di qualsiasi credo religioso”. La mostra resterà aperta per quindici giorni e sarà fruibile tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,30 alle ore 20,30. I visitatori saranno guidati dagli operatori dello Sprar che, materialmente, l’hanno allestita contornandola con tutto il necessario. Tra i numerosi ospiti presenti all’inaugurazione: il Sindaco Cosimo Marotta, intervenuto con gli Assessori Calogero Cardaci (vice Sindaco), Mario Rapisarda e Luana Romano, e le massime autorità della città. Nella fotografia il momento del taglio del nastro effettuato dal pakistano Javid Hussain, migrante ospite dello Sprar.
                                                                                                                      

 

Francesco Grassia