La mia conferma nel dire “no la mafia”

  • di Redazione Il Solidale
  • 27 ott 2016
  • Migrantes 2.0

La mia conferma nel dire “no la mafia”

Uno dei giorni più emozionante della mia vita, è stato quando parlando della mafia, ho capito che la mafia è più brutta di un saccheggio.

Ho capito che mafia vuol dire incompetenza, irresponsabilità. Mafia non vuole dire solo uccidere, infatti mafia è anche quando mettiamo una persona in un posto importante della società, e lui pensa solo ai propri   interessi facendo così male a tutti gli altri cittadini.

A volte chi ha il potere, ha la capacità di fare arrestare o uccidere un giornalista come Peppino Impastato che denunciava la mafia alla radio.

Penso che la cosa che dobbiamo fare è camminare con gli occhi aperti e la testa alta e come ha detto padre Pino Puglisi: "È importante parlare di mafia soprattutto nelle scuole per combattere contro la mentalità mafiosa. Non ci si fermi però ai cortei alle denunce, alle proteste. Le parole devono essere confermati dai fatti."

Da tanto tempo dico NO alla mafia, e lo dico con tutto il coraggio che ho!!!

Ho trovato più coraggio nel dire NO alla mafia quando sono andato a visitare la casa di Peppino Impastato a Cinisi.

Peppino e tutti quelli che hanno perso la loro vita per combattere la mafia, hanno combattuto per noi.

Noi ci troviamo nell'ombra degli alberi che sono stati innaffiati con la loro mentalità, la loro forza, il loro sangue, quindi con la loro VITA. Non dobbiamo fare seccare questi alberi.

Facciamo vedere ai loro familiari che le loro vite non sono state perse, ma sono stati allontanati con onore,   ma rimangono nel nostro cuore per sempre e siamo fieri di portare avanti le loro idee, così i mafiosi capiscono che per noi Peppino e tutti gli altri sono morti solo fisicamente ma le loro idee resteranno sempre vive dentro di noi.

GANDEGA GUEYE