Nuove regole per il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati
- di Redazione Il Solidale
- 4 nov 2016
- SOCIALE
A causa della predurante instabilità politico-economica di molti paesi del Nord Africa e del Medioriente, ha reso l'emergenze immigrazione una realtà ordinaria. Per questo si è ritenuto indispensabile riconsiderare il sistema SPRAR con "l'adozione di criteri che evitassero una eccessiva concentrazione di migranti in accoglienza su uno stesso territorio e favorissero, al contrario, una loro dislocazione su territori diversi".
Un sistema di accoglienza così riorganizzato pemette "di ottenere, infatti, un duplice favorevole
effetto: da un lato, assicura una riduzione significativa dell'impatto che l'arrivo dei migranti è suscettibile di avere su dli un singolo territorio (e ciò grazie alla
condivisione del peso dell'accoglienza su diverse comunità locali); dall'altro, garantisce una maggiore efficacia dei percorsi di integrazione e inclusione sociale".
Nel concreto, gli interventi rilvanti in questo senso sono due: la semplificazione delle procedure amministrative di adesione allo SPRAR e la distribuzione più equilibrata dei migranti "tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente nel Comune".