In queste ore sbarcano sulle nostre coste altre migliaia di profughi che fuggono dalla persecuzione, etnica, religiosa, e dalla guerra!  Si tratta di persone disperate, sfruttate e quanto mai vittime di ogni ingiustizia, che certamente meritano tutto il nostro aiuto umanitario. Ma fino a che punto saremo in condizione di dare loro soccorso ed ospitalità? Certamente, fino a quando arriveranno non potremo mai esimerci dal garantire loro un'accoglienza che rispetti la dignità della persona umana. Ma se ci indignamo anche dinanzi all'arrivo di piccoli gruppi di profughi,  e addirittura in alcuni casi (per fortuna non sono i più numerosi, ma solo i più rumorosi!) i cittadini alzano barricate, e' possibile restare indifferenti  di fronte alla morte quotidiana di diverse decine di persone?

 

L'OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni - ci parla di circa 4200 vittime del mare (almeno quelle di cui si è' a conoscenza) all'inizio dell'anno ad oggi! 

Noi, ancor più animati da sentimenti di cristiana umanità, non ci vogliamo arrendere alla cronaca delle morti in mare come un fatto di normalità!  Non solo preghiamo per le vittime ma ci indignamo profondamente per queste morti ingiuste che sono causate dall'egoismo umano che alimenta ingiustizie e soprusi,  manifestandosi con ogni forma di prevaricazione e belligeranza. I potenti della terra devono costruire un nuovo ordine mondiale capace di piantare il seme della pace nel mondo, perché non basta rovesciare i dittatori per invertire la rotta, ma a ciascuno di noi e' affidato il compito di coltivare il bene comune nel proprio microcosmo! Di sicuro noi oggi dobbiamo accogliere il "forestiero" ma anche sperare che questo pellegrinaggio di disperazione possa concludersi il prima possibile!

 

Paolo Ragusa Presidente del Circolo MCL "Don Rosario Pepe" di Mineo