Il valore del risparmio, per l'interesse di tutti
- di Redazione Il Solidale
- 8 nov 2016
- OPINIONI
Riportiamo un interessante intervento di Marco Piccolo, Responsabile Servizio Strategie e comunicazione di Banca Etica.
Si celebra in Italia la Giornata Mondiale del Risparmio: una ricorrenza che cade per noi di Banca Etica nel pieno del “Mese della Finanza Etica”, il periodo in cui promuoviamo 100 iniziative in tutta Italia per far conoscere Banca Etica e discutere nei territori di come il denaro possa diventare motore di un'economia civile e solidale.
Dedicare una giornata al risparmio - e non all’oro, al denaro o alla finanza - e promuoverlo tra i giovani è importante perché il risparmio non è solo un valore finanziario ma un'attività che contribuisce a creare comunità. Nell’atto di risparmiare, così come nel lavorare, sono presenti due interessi: l’interesse del singolo e l’interesse della comunità nella quale si vive.
Lavoro e risparmio rappresentano due attività fondamentali affinché la persona si senta a pieno titolo cittadino o cittadina che partecipa ai processi di crescita umana, sociale ed economica della società in cui vive: un concetto che dobbiamo riaffermare con forza in questi anni di crisi.
Nel risparmio possiamo cogliere il potenziale di rigenerazione civile rappresentato dalla continua interazione tra la ricerca del bene del singolo e quello della collettività. Risparmiare è l'esercizio di riflettere su quale parte del nostro reddito utilizzare per il quotidiano e quale accantonare in vista di progettualità o bisogni del nostro futuro. Le risorse che accantoniamo però non riposano in un cassetto: il nostro risparmio diventa “credito” per le persone e le imprese che ne hanno bisogno. Ecco che accantonare risorse ha una duplice funzione: a livello individuale ci permette di programmare il futuro e di identificare cosa per noi sia realmente importante; a livello collettivo risparmiare significa rafforzare la comunità e creare i presupposti per il futuro della stessa.
Interrogarci sulla destinazione del nostro risparmio e partecipare attivamente alla scelta di chi meriti prioritariamente il “nostro credito” è un'azione di cittadinanza attiva.
Questa componente sociale del risparmio, questo interesse di tutti, a volte rischia di non essere messo in luce e compreso. Si finisce per ragionare solo sull’interesse personale. Questo ha fatto sì che, grazie allo sviluppo di una finanza speculativa orientata alla massimizzazione del profitto nel più breve tempo possibile, si sia inceppato o sia venuto meno quel meccanismo grazie al quale il risparmio delle famiglie andava all’economia reale, alla produzione di beni e servizi, alla creazione di lavoro.
Fa riflettere il fatto che oggi nel mondo ci siano fondi pensione che per garantire la pensione di domani ai lavoratori investano in aziende in cui l’utile è spesso frutto di tagli proprio sul personale; altro che quella aspirazione dei nostri padri che risparmiavano per il futuro dei loro figli e dei loro nipoti!
Nella giornata del risparmio è importante ricordarci come le risorse che accantoniamo contribuiscano a determinare il futuro nostro e quello della comunità in cui viviamo e che, se queste risorse non vengono messe al servizio dell'economia reale, e quindi per creare lavoro, non generano benessere diffuso e condiviso.