A San Cono i campioni si vedono col cannocchiale, anzi, se non sono di calcio, non si conoscono proprio.
Correva voce che una gazzella paesana si esercitasse nei salti di atletica e che il mago di categoria Carmelo Gianrizzo avesse tanta fiducia nella forza esplosiva dei muscoli di un giovane.
Ci voleva la medaglia di bronzo agli europei juniores in Svezia per far conoscere il gioiello di San Cono. Per rendere l’idea immaginate di riunire tutti i giovani atleti d’Europa al di sotto dei 20 anni e tirare fuori i migliori tre, bene il nostro gioiello è fra questi tre.
Filippo Randazzo è la stella che brilla di più in paese. E’ il vero campione che, pur in presenza di risultati eclatanti, non si monta la testa ed il giorno dopo lo trovi a faticare di più oppure in piazza a gustarsi un gelato con gli amici.
Sono molti i sacrifici di Filippo che per allenarsi deve recarsi, diversi giorni alla settimana, a 50 km dalla sua residenza, e frequentare una palestra locale non certo attrezzata a dovere. E non considerare i sacrifici economici perché l’atletica spesa le trasferte ufficiali ma gli allenamenti sono a proprio carico.
A 19 anni ha raggiunto livelli altissimi ad un centimetro dall’argento europeo con la possibilità di miglioramenti enormi tali da immaginarlo volare nel contesto olimpico e sarà quello il momento in cui tutto il paese spingerà il salto di Filippo. Raffaella Rindone