Per la prima volta tredici gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit

  • di Redazione Il Solidale
  • 22 nov 2016
  • CULTURA

Per la prima volta tredici gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit

Dal Castello di Canossa alla Certosa di Trisulti passando per villa Giustiniani: per la prima volta, come riporta ansa, 13 gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit. E' il senso del bando pubblicato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la concessione in uso a 'privati no profit' di beni immobili del demanio culturale dello Stato non aperti al pubblico o non adeguatamente valorizzati. "Le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell'adempimento dell'articolo 9 della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale, a tutto vantaggio dell'intero sistema paese" dice il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.

 

Vedi allegato sul link del sito CESTA:

http://www.centrostudicesta.it/post.php?a=91