Raddusa, situazione disastrosa del parco giochi comunale del villaggio San Nicolò

  • di Redazione Il Solidale
  • 29 nov 2016
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Raddusa, situazione disastrosa del parco giochi comunale del villaggio San Nicolò

Non si possono spendere milioni di euro per realizzare opere pubbliche se poi queste vengano abbandonate alle incurie del tempo o, peggio ancora, lasciate alla mercè dei vandali che sistematicamente provvedono a distruggerle prima che le stesse vengano consegnate all’uso della pubblica utilità per la quale sono state fatte. Così è stato per il piccolo ma elegante parco giochi che l’Amministrazione Comunale ha costruito alcuni anni or sono accanto al villaggio San Nicolò, all’estrema periferia est del centro abitato di Raddusa. Era stato progettato, realizzato ed inaugurato in pompa magna, alla presenza delle massime autorità cittadine, per dare ai bambini ed ai ragazzini del villaggio la possibilità di trascorrere le proprie ore di svago nella più assoluta libertà restando vicino alle loro abitazioni, ma ora, dopo solo qualche anno dalla sua costruzione, l’elegante parco giochi è finito nel degrado più assoluto e nell’abbandono totale da parte di quella stessa Amministrazione Comunale che lo ha realizzato, la quale, sostiene oggi, di non possedere le risorse necessarie atte a garantire la normale manutenzione delle tante opere pubbliche realizzate che, di conseguenza vengono lasciate all’abbandono, nel degrado più assoluto e nella totale  disponibilità dei vandali sempre pronti a distruggere tutto, che esistono in ogni parte del pianeta. Noi, nei giorni scorsi, abbiamo visitato il parco giochi colpiti dal pessimo stato in cui lo abbiamo trovato, con dentro l’area rifiuti di ogni genere e con erbacce ben più alte delle attrezzature che vi sono installate. I cittadini abitanti nei locali del villaggio sperano che il Comune possa trovare presto la disponibilità e la possibilità di provvedere almeno alla pulizia dell’area interna recintata in modo tale che l’opera possa tornare ad essere utilizzata.


                                                                                                                        Francesco Grassia