San Michele di Ganzaria: proteste contro la Tari
- di Redazione Il Solidale
- 27 lug 2015
- CRONACA
San Michele. Sotto i colpi di una crisi economica a dir poco devastante, la Tari(tassa sui rifiuti) rischia seriamente di azzoppare definitivamente quel che resta delle piccole e medie imprese di San Michele di Ganzaria. A lanciare questo grido d’allarme, sono stati i diretti interessati: commerciati, artigiani e liberi professionisti. Queste tre categorie, che per una volta hanno superato gli atavici egoismi di “bottega”, hanno preso carta e penna per denunciare al comune, attraverso una raccolta di firme ancora in corso, gli “effetti negativi che sta sortendo la Tari sulla sopravvivenza delle loro attività”. Il documento, che abbiamo avuto modo di leggere in anteprima, denuncia lo stato di difficoltà che sta vivendo il paese, con disoccupazione, emigrazione, diminuzione delle nasciate ed infine calo del numero di matrimoni e quindi di famiglie che si formano in loco. Sono tutti fattori che condizionano negativamente la capacità produttiva delle aziende. Poi, nella petizione, si evidenzia come la Tari “non tenga conto del reddito effettivamente conseguito” e, al contempo, si chiede all’Amministrazione di “ridurre le aliquote” per ridefinirle invece in base “alla reale situazione del contesto economico di San Michele”. “Quest’iniziativa – afferma Pino Iudicelli, imprenditore – nasce dall’iniquità dell’importo addebitato alle attività economiche”. “La Tari che paghiamo – sottolinea Giuseppe Tilotta, parrucchiere – è troppo alta, a fronte di un paese che si spopola giornalmente per la mancanza di lavoro”. “Con questa pressione fiscale così alta – evidenzia Eufemia Di Stefano, commerciante – saremo costretti, a breve, a chiudere la nostra attività”. “L’arrivo dell’ultima bolletta da pagare – precisa Carlo Di Fazio, commerciante – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché lavoriamo in un contesto la cui economia è ferma al palo”. Erano in molti a sperare nella differenziata, ma, nonostante il paese sia il più “riciclone” della Sicilia, l’agognato risparmio in bolletta, dopo due anni, non è ancora arrivato. Sulla vicenda abbiamo sentito l’assessore al Bilancio, Carolina Traversa:”Sono aperta al dialogo e al confronta, ma è propedeutico vagliare con attenzione la proposta”. Martino Geraci