A Mirabella Imbaccari da 25 anni un cittadino conduce una lotta silenziosa ma tenace contro le istituzioni, colpevoli di non avergli dato il pieno diritto a godere della propria pensione.

Il sig, Elio Cavolina, oggi ottantenne, dal 1994 è in pensione e non riesce a darsi pace perchè diversi anni fa ha scoperto che percepisce il 30% in meno della sua pensione da impiegato comunale (e la sua situazione riguarda altri suoi ex colleghi). Ma come è possibile ?

L'accusa mossa verso gli ex amministratori comunali nel 1994 è quella di aver 'favorito' alcune persone occultando i benefici che per legge sono dovuti a tutti i pensionati.

Il sig. Cavolina ha chiesto invano più volte al Comune di Mirabella una verifica sul contratto 333 del 1990 pubblicato in Gazzetta ufficiale nel 1995, in base al quale l'ente deve deliberare 12 mensilità con lo stipendio aggiornato e relativa liquidazione, beneficio di cui lui non ha mai usufruito, unitamente ai negati benefici della legge 2 decreto lgs.29 del 1933.

I diritti acquisiti a fini pensionistici non sono soggetti a prescrizione e il nostro cittadino si vede costretto a tutelarsi ricorrendo a spese personali (3.000 euro) di commercialisti e consulenze con avvocati e sindacalisti dello sportello Difesa del cittadino di Caltagirone, Catania, Palermo e Roma.

Le ritenute Irpef nel 1994 erano del 13,63% ma le somme trasmesse all'Agenzia delle Entrate nel 1994 furono inferiori a quanto richiesto, così il Comune si ferma a una prima liquidazione pur avendo recepito il contratto 333/90 che prevede anche una seconda liquidazione come fece l'Inpdap (tra l'altro il sig. Cavolina aveva la qualifica di 5°livello ma andò in pensione con
una qualifica di 4° livello).

Al Comune si trova solo il bilancio preventivo e non il consuntivo, la situazione appare strana ma si è risaliti ugualmente agli errori contabili compiuti all'epoca. Un legale esperto ha tutta la documentazione inerente la liquidazione e la pensione e, a questo punto, il sig. Cavolina pensa di ricorrere alla giustizia per eventuali reati commessi a suo danno. Rosario Scollo

Proponiamo l'intervista audio al signor Cavolina