Raramente capita di essere allo stesso tempo spettatori e protagonisti di uno spettacolo teatrale, eppure ai nostri ragazzi è successo! Merito di Eschilo, antico drammaturgo greco?
O forse di un mondo che cambia ma ripete la storia senza imparare dal passato?
O ancora…. Merito di Moni Ovadia, regista che ha trasfigurato la versione originale de “Le Supplici” per farne un’opera che non trova il confine tra passato e presente?
Di chiunque sia il merito, i 12 ragazzi ospiti dello SPRAR di Scordia, giorno 23 giugno si sono ritrovati a vivere la loro stessa tragedia di vita (richiedenti asilo in terra straniera) lì, spettatori di uno spettacolo venuto fuori dall’antica Grecia, ma che alla fine ha acceso i riflettori su di loro, chiamandoli a protagonisti, chiamandoli amici.
Gli stessi ragazzi sono rimasti entusiasti della rappresentazione, ne hanno compreso il valore culturale e storico, ed hanno vissuto – grazie ad essa – un arricchente momento di riflessione e confronto sul tema dell’accoglienza in un incontro che ha preparato gli stessi alla visione.
Un plauso và certamente all’équipe dello SPRAR, poiché fondamentale si è rivelato il coinvolgimento delle diverse figure coinvolte nel lavoro della struttura (dagli operatori dell’accoglienza all’équipe multidisciplinare) per la partecipazione degli ospiti alla tragedia e per la comprensione della stessa da parte di ognuno.
Insomma, tra passato e presente… una bella gita insieme e una bella lezione di vita regalataci dalla cultura! Eva Vitagliano