Il MEF non si placa coi tagli al sociale e alla non autosufficienza
- di Redazione Il Solidale
- 14 feb 2017
- SOCIALE
Giorni di duro confronto fra le Regioni e il Ministero dell’Economia: le Regioni, sono chiamate a garantire stringenti clausole di salvaguardia; il MEF, da parte sua, spinge verso un rigoroso e rigido controllo dei conti e del loro equilibrio tentando di ridurre i trasferimenti alle Regioni stesse.
Il primo colpo è stato subìto sul fronte della sanità, con la riduzione dei trasferimenti.
Avendo riscontrato salda opposizione da parte delle Regioni, l’attenzione del MEF si è ora spostata sul FNPS, Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (appena poco più di 300 milioni di euro) e sul FNA, Fondo per le Non Autosufficienze (500 milioni per il 2017). Voci insistenti ne prospettano una rid uzione al fine di recuperare almeno 400 milioni.
“Una ipotesi da rispedire con durezza al mittente – replica Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – “Abbiamo sempre ritenuto risibile la destinazione al FNPS che dovrebbe affrontare emergenze ma, soprattutto, sostenere la qualità delle politiche sociali nel nostro Paese. Si può ben immaginare come possiamo accogliere questa ipotesi che, se concretizzata, sarebbe fonte di ulteriore disparità, emarginazione, diseguaglianza.”
Ma ancora più offensiva viene considerata la voce di una riduzione del FNA: “Da anni stiamo ipotizzando l’avvio di un Piano per la non autosufficienza. Finalmente c’è un impegno politico in questo senso, risultato di una pressione molto forte dell’intero movimento delle persone co n disabilità. I 500 milioni destinati al FNA per il 2017 rappresentano un traguardo raggiunto con impegno e con lotte di persone con disabilità, loro familiari, associazioni. Non ci lasceremo scippare questa conquista che è il primo tassello per politiche più inclusive e servizi più efficaci.”
La FISH, assieme a migliaia di persone con disabilità, attende dal Governo quella netta smentita che ad ora non è ancora giunta.