Sprar Raddusa, due anni intensi e ricchi di attività

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 feb 2017
  • SOCIALE

Sprar Raddusa, due anni intensi e ricchi di attività

Lo Sprar di Raddusa (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati), va diventando, giorno dopo giorno, un centro multietnico e multifunzionale dove non si fa soltanto accoglienza e integrazione ma si fa anche didattica e, soprattutto, cultura grazie  alla moltiplicazione di corsi e laboratori che, curati dagli esperti, coinvolgono i giovani migranti ospiti della struttura raddusana gestita dal Consorzio Sol Calatino in collaborazione con la Cooperativa Sociale San Francesco di Caltagirone.

Nei suoi due anni di attività lo Sprar di Raddusa, grazie all’impegno profuso sia dai responsabili che dagli operatori, ha svolto una svariata  serie di attività culturali, didattiche e sociali che hanno permesso ai giovani ospiti di integrarsi perfettamente nel tessuto sociale del paese.

Quasi tutti hanno studiato ed appreso le prime cognizioni della lingua italiana e di quella inglese ed hanno imparato a parlare bene il dialetto della città del grano condividendo con i cittadini il tempo libero della loro intensa giornata fatta di studio e di altre attività integrative.

Tra le attività concluse nello scorso mese di gennaio ricordiamo: il laboratorio di fotografia, curato dalla docente Tiziana Gatto e dall’esperto suo collaboratore Rosario Vicino, che ha portato alla realizzazione del calendario dell’anno 2017;  il laboratorio per la creazione dei bijoux, nel corso del quale sono stati realizzati dei bellissimi braccialetti che gli stessi creatori (i migranti ospiti dello Sprar) hanno regalato ai ragazzi diversamente abili ospiti della “Casa di Massimo” di Raddusa.

Da una settimana ha avuto inizio il corso di “Educazione alla cittadinanza”, riservato ai richiedenti asilo, che si propone l’obiettivo di trasferire le nozioni base sui diritti e sui doveri del cittadino italiano.

Il corso, tenuto dal docente Giuseppe Biazzo, è concentrato su due aree tematiche di cui la prima di carattere storico-giuridico e la seconda il carattere pratico che approfondirà gli argomenti al fine di fornire conoscenze più dettagliate sulle istituzioni italiane di pubblica utilità.

“Attraverso un breve excursus storico – ha detto la responsabile dott.ssa Gaetana Pagana - saranno analizzate le istituzioni con i principi, i diritti e i doveri di chi oggi riveste il ruolo di cittadino italiano o che si appresta a rivestirlo prossimamente”. “L’obiettivo complessivo – ha continuato la Pagana – è quello di accompagnare il richiedente asilo verso un nuovo sistema di regole la cui conoscenza potrà facilitare ed agevolare il proprio inserimento nella società italiana”. “Anche quest’ultima – ha concluso la dott.ssa Pagana – è una iniziativa molto importante che rientra nel più ampio progetto di integrazione sociale e di alternanza tra la scuola e il lavoro”. Nella foto allegata un momento della festa per la conclusione del laboratorio di fotografia.

Francesco Grassia