ANCRI, inaugurato il nuovo anno sociale

  • di Redazione Il Solidale
  • 6 mar 2017
  • SOCIALE

ANCRI, inaugurato il nuovo anno sociale

Sotto la guida presidenziale del prof. dott. cav. uff. Francesco Frazzetta, raddusano doc, la sezione provinciale dell’ANCRI (Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica Italiana) di Catania, con una sobria manifestazione ha inaugurato, nei giorni scorsi, l’anno sociale ed approvato del bilancio di previsione relativo all’anno 2017.

Nel corso dell’incontro sono state presentate le varie iniziative culturali e sociali da realizzare nel corso dell’anno, tra le quali la consegna della bandiera tricolore alle scuole. La manifestazione, che ha registrato la presenza del presidente dell’Ancri di Palermo cav. Matteo Neri e di un relatore d’eccezione quale Don Fortunato Di Noto, pure lui insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, per l’impegno profuso nella difesa dei bambini, si è svolta presso l’Aula Consiliare del Comune di Catania, che il sindaco Enzo Bianco ha messo gentilmente a disposizione.

La relazione di Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter, sul tema “I Bambini Violati”, che è stata presentata e introdotta dal prof. cav. comm. Giuseppe Adernò, vice presidente dell’Ancri provinciale di Catania, ha aperto ampi orizzonti di riflessione sugli ormai diffusi fenomeni della pedopornografia, della pedofilia e dell’infantofilia, che hanno colpito ben oltre 700 mila bambini soltanto nel 2015.

“Tali fenomeni – ha detto il relatore Don Di Noto – tendono sempre più a crescere anche perché sono sostenuti dalle lobby dell’orgoglio pedofilo sulla scia della colonizzazione ideologica che annovera ben 98 tipologie variegate di gender e costituiscono una grave sfida sociale di fronte alla quale non si può rimanere inerti”. Ad accogliere e salutare i “Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana” della sezione provinciale di catania è stato il vice presidente del Consiglio Comunale del capoluogo etneo dott. Sebastiano Arcidiacono.

L’evento si è concluso con l’omaggio dei crest in pietra lavica con lo stemma del sodalizio e con la consegna degli attestati e delle tessere ai nuovi soci, ai quali il vice presidente Adernò, nel suo saluto di commiato, ha ricordato che “essere Cavalieri della Repubblica significa continuare ad essere degni del privilegio ricevuto e proseguire quell’insieme di comportamenti, principi e valori morali necessari per poter trasmettere ai giovani quei sentimenti di fedeltà alle Istituzioni, di rispetto per le leggi e di amore per la Patria. Questo è lo spirito per cui è stata costituita l’Associazione Nazionale dei Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana alla quale noi tutti siamo onorati di appartenere”.

Francesco Grassia