Lotta contro la fame, tre raddusane per il Banco delle Opere di Carità

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 mar 2017
  • SOCIALE

Lotta contro la fame, tre raddusane per il Banco delle Opere di Carità

Tra i 40 mila volontari che il 4 marzo scorso hanno aderito all’iniziativa nazionale contro la fame, organizzata dal Banco delle Opere di Carità a sostegno dei 160 mila poveri siciliani (90 mila nella Sicilia occidentale e 70 mila in quella orientale) vi sono state alcune ragazze di Raddusa che, in perfetta sintonia con l’Ufficio Sociale del Comune, hanno provveduto alla raccolta degli alimenti recandosi presso i punti vendita aderenti alla manifestazione nazionale che ha coinvolto molte città d’Italia.  

Le tre ragazze, che volontariamente si sono impegnate nell’opera, sono: Cristina Pagana, Graziella Vitale e Concetta Carastro, le quali, in collaborazione con alcuni giovani migranti ospiti dello Sprar di Raddusa tra i quali Javid Hussain, Lamar Barry e Gueye Gandega, si sono recati davanti ai supermercati di Leonarda Testa e di Giuseppe Sirna, per distribuire ai clienti che entravano per fare la spesa i sacchetti dentro ai quali gli stessi clienti hanno poi posto i generi alimentari da donare.

Tra i prodotti richiesti sono stati donati: latte, pasta, legumi di ogni genere, olio, tonno, carne in scatola, pelati e alimenti per l’infanzia. Tali prodotti sono stati consegnati alla dott.ssa Maria Carmela Spartà, responsabile del centro di raccolta del Banco delle Opere di Carità di Catania, la quale ha apprezzato la generosità dei raddusani ed ha ringraziato le tre ragazze che insieme ai giovani migranti dello Sprar Raddusa che si sono impegnate nella realizzazione della raccolta.

Sarà ora compito della Fondazione delle Opere di Carità smistare gli alimenti raccolti alle varie strutture legalmente adibite per farli pervenire ai destinatari, tra i quali sono maggiormente riconosciute: le comunità di accoglienza per le ragazze madri; le associazioni che gestiscono l’assistenza domiciliare alle famiglie dei poveri e degli anziani; le comunità di recupero per tossicodipendenti; i centri di accoglienza per gli extra comunitari; le comunità di alloggio per gli ammalati; le mense per i poveri sfrattati e senza tetto.

È superfluo citare la soddisfazione delle tre ragazze e dei giovani ospiti dello Sprar di Raddusa che, alla raccolta, hanno aderito volontariamente mettendo in campo il massimo impegno e con la più grande abnegazione. Nella foto il gruppo dei ragazzi che hanno effettuato la raccolta.

Francesco Grassia