"Un ricordo che deve restare impresso nella mente dei siciliani"
- di Redazione Il Solidale
- 29 lug 2015
- CRONACA
(ANSA) - PALERMO, 29 LUG - I figli del giudice istruttore Rocco Chinnici hanno partecipato questa mattina alla cerimonia per commemorare le vittime della strage di 32 anni fa in via Pipitone Federico. L'auto imbottita di tritolo uccise il padre del pool antimafia, il giudice istruttore Rocco Chinnici, gli uomini della scorta - il maresciallo Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta - e il portiere dello stabile dove abitava il magistrato, Stefano Li Sacchi. Oggi in via Pipitone Federico sono state deposte corone di fiori. Alla cerimonia erano presenti i figli di Chinnici, Caterina e Giovanni, il presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale, l'avvocato generale Ignazio De Francisci, il presidente della Corte d'appello Gioacchino Natoli, il procuratore generale Roberto Scarpinato, l'ex componente del pool antimafia Giuseppe Di Lello, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il procuratore generale Roberto Scarpinato, l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, il questore Guido Longo, il generale Riccardo Amato, comandante interregionale "Culqualber", il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe De Riggi, la vedova del maresciallo Trapassi e un gruppo di giovani del centro Padre Nostro. "Ricordare il giudice Rocco Chinnici, gli uomini della scorta e il portiere dello stabile non deve essere un rito - ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone - deve essere un ricordo che deve restare impresso nella mente dei palermitani e degli italiani. A maggior ragione adesso che la mafia è diventata ancora più insidiosa. La zona grigia diventa sempre più grigia e noi istituzioni dobbiamo essere sempre più determinati". (Fonte Ansa)