La tecnologia e la sindrome di Hikikomori

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 mar 2017
  • Migrantes 2.0

La tecnologia e la sindrome di Hikikomori

Durante il laboratorio abbiamo parlato degli aspetti positivi e negativi della tecnologia, guardando pure dei video. In Giappone esistono ragazzini che decidono di abbandonare la scuola e allontanarsi dai propri amici per vivere le loro giornate in solitudine. Chi si comporta in questo modo soffre della sindrome di Hikikomori, una malattia che causa isolamento. Questi bambini non parlano con nessuno, neanche con le loro madri, giocano dalla mattina alla sera al computer e, ogni mattina, quando sorge il sole, prendono del nastro adesivo per coprire le loro finestre perché odiano la luce. Quando hanno fame, non vanno in cucina come tutti, ma attendono che i familiari lascino il vassoio con il cibo accanto alla loro stanza. La camera è piena di strumenti tecnologici che però non servono a comunicare con gli altri, infatti non ricevono mai whatsapp, sms, email, ecc. Nel cartone animato che abbiamo visto durante il laboratorio, il ragazzino però alla fine viene contattato da un’associazione che vuole aiutarlo a tornare alla sua vecchia vita. Quella che lui adesso può solo ricordare attraverso un album di foto in cui lui sorrideva, giocava con i compagni e, soprattutto, amava stare in giro. Il cartone animato si conclude con il ragazzino davanti alla scelta: rispondere o non rispondere alla mail? La docente Siana Vanella ci ha chiesto di immaginare cosa avrebbe fatto. Noi crediamo che lui abbia accettato l’aiuto dell’associazione e grazie a uno specialista abbia capito che è sbagliato stare sempre a casa, senza parlare con nessuno. Alla fine, decide piano piano di uscire e telefona ai suoi vecchi amici per incontrarli. Insieme vanno al parco a fare una passeggiata e a prendere un gelato. Per la prima volta il sole non gli dà più fastidio.

SPRAR GERANIO 1 e 2 CALTAGIRONE

Il racconto del laboratorio di Comunicazione e Informazione da parte degli ospiti di Caltagirone