“Non servono per forza le parole per comunicare”

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 mar 2017
  • Migrantes 2.0

“Non servono per forza le parole per comunicare”

Il laboratorio che si è svolto nella sede di San Cono è stata un’esperienza positiva per tanti motivi. Prima di tutto perché il corso tenuto dalla docente Siana Vanella, in collaborazione con la nostra insegnante di alfabetizzazione Stefania Mandrà, ha permesso il confronto non solo con gli ospiti della struttura. Al corso teorico hanno infatti partecipato sia i ragazzi di San Cono sia quelli dello Sprar appartamenti di Mirabella.

Abbiamo parlato di social network, storia della televisione, radio, giornali e di internet. Ci ha colpiti come i primi giornali erano costituiti solo da un foglio, bianco e nero, senza foto che serviva soprattutto ad informare la popolazione durante la prima e seconda guerra mondiale. Grazie al laboratorio, abbiamo scoperto che, prima il cinema era muto e nonostante ciò gli attori si facevano capire dal pubblico perché usavano i gesti. Per comunicare, infatti, non c’è bisogno per forza delle parole, esiste la comunicazione non verbale che spesso è più efficace di quella verbale. Dopo aver visto le slide sulla storia dell’informazione, abbiamo letto una pagina che ci ha colpito tanto. Quella di una signora italiana che dopo 40anni è riuscita, grazie a un appello su Facebook, a ritrovare i suoi fratelli adottati da altre famiglie quando erano piccoli. Adesso non vediamo l’ora di passare alla seconda fase e capire come si fa una trasmissione televisiva grazie alla visita a Tvr Xenon. 

SPRAR SAN CONO E MIRABELLA