Giornalisti e cameramen per un giorno grazie al laboratorio di comunicazione
- di Redazione Il Solidale
- 24 mar 2017
- SOCIALE
Un mese di full immersion nel mondo della comunicazione partendo dalla storia della radio, passando per quella della televisione e dei giornali, per approdare ad internet e alla sua rivoluzione sociale. Sono questi alcuni degli argomenti trattati durante il laboratorio che ha avuto come protagonisti gli ospiti delle strutture coordinate dalla Cooperativa San Francesco. Sprar Mineo minori e ordinari, Raddusa, San Cono, Geranio 1 e 2 di Caltagirone, Grammichele, Mirabella Imbaccari e Vizzini.
“Durante le ore in aula – spiega Siana Vanella, esperta in Comunicazione - i partecipanti hanno avuto l’occasione di riflettere sugli aspetti positivi e negativi della tecnologia, affrontando diverse problematiche con l’ausilio di materiale cartaceo e video. La dipendenza da internet, il cyberbullismo, il ruolo dei social che, se da un lato accorciano le distanze, dall’altro possono trasformarsi in pericolosi strumenti a-social. Tali tematiche sono diventate uno spunto per la realizzazione di servizi giornalistici pubblicati nelle pagine on line de ‘Il Solidale’, dopo aver appreso le tecniche di elaborazione e stesura di un articolo. Ritengo che sia molto importante per loro, ai fini di un’effettiva integrazione, conoscere la lingua italiana e applicarla ad una comunicazione che possa sviluppare il loro senso critico, essenziale per una conoscenza complessiva del paese che li ospita”.
Alla prima fase, è seguita una seconda presso la sede dell’emittente televisiva Tvr Xenon.
“Abbiamo fatto visitare i nostri studi – commenta Marco Raitano, tecnico dell’emittente calatina – spiegando loro le tecniche di ripresa e i tempi tecnici di una trasmissione. Ho visto molto entusiasmo nei loro volti e ciò per me è motivo di orgoglio e soddisfazione. La visita, infatti, è stata un’occasione per cominciare a prendere confidenza con microfono e telecamera in preparazione dei reportage che, successivamente, sono stati realizzati all’interno delle strutture dagli ospiti stessi”.