FISH spiega la momentanea impraticabilità dei nuovi LEA

  • di Redazione Il Solidale
  • 27 mar 2017
  • SOCIALE

FISH spiega la momentanea impraticabilità dei nuovi LEA
Lo scorso 18 marzo sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi LEA ma risultano ancora lontani dall'essere applicabili.
 
"FISH espresse, in audizione a Camera e Senato, critiche piuttosto articolate e s evere. - ricorda Vincenzo Falabella, Presidente della FISH - Le Commissioni di Camera e Senato ne accolsero solo alcune ma nemmeno quelle sono state recepite, se non in modo residuale, nel testo in Gazzetta Ufficiale".
 
Non è ripresa, solo a titolo di esempio, la raccomandazione che sia previsto espressamente il diretto coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia nella predisposizione del percorso assistenziale.
O che sia garantita alle persone con disabilità la continuità assistenziale attraverso il progetto individuale previsto dall'articolo 14 della Legge n. 328 del 2000, che integri interventi sanitari, sociali e di tutela.
E nel testo viene ancora ignorata l'esplicita richiesta di e scludere da gara alcuni prodotti protesici di serie che necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo.
A questi mancanti recepimenti si aggiungono tutte le culturali e strutturali criticità dei LEA che FISH ha già avuto modo di esprimere e che sono trasversali ai contenuti: dalla prevenzione alla diagnosi, dalla riabilitazione alle prestazioni protesiche, dai servizi ospedalieri ai servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali, dalle malattie rare a quelle croniche.
"Se qualcuno spera che questi LEA - continua Vincenzo Falabella - siano davvero compiutamente esigibili rimarrà presto deluso. Lo stesso testo prevede, per essere realmente applicato, una serie di Intese Stato-Regioni: sui dispositivi monouso, sulle prestazione protesiche, sui percorsi assistenziali integrati, su ll'assistenza ambulatoriale... Sui tempi e gli intenti poco è dato sapere".
Sono pendenti anche le decisioni che dovrebbe assumere la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e da cui sono escluse le organizzazioni dei pazienti e delle persone con disabilità.
"Nella sostanza - conclude Falabella - se mancano le risorse i tanto celebrati LEA possono essere ridotti o applicati in modo progressivo. Il che rende i diritti dei Cittadini molto aleatori".
Ed i segnali, proprio a partire dalle risorse ancora incerte e che mancherebbero all'appello, sono poco rassicuranti dalle parti della Conferenza delle Regioni.
"In questo clima piuttosto caotico, in considerazione di uno strumento - i LEA - su cui nutriamo moltissime riserve, non possiamo che mantenere l'attenzione elevata ed esercitare tutte le azioni possibili per pretendere l'applicazione di un diritto umano incomprimibile: quello alla salute. Per ora i LEA non esistono, non garantendo livelli essenziali e uniformi di prestazioni e servizi nel Paese. E ciò è gravissimo".