Mediazione Culturale, un laboratorio pre-professionalizzante per ospiti Sprar

  • di Redazione Il Solidale
  • 8 apr 2017
  • SOCIALE

Mediazione Culturale, un laboratorio pre-professionalizzante per ospiti Sprar

Quattro giorni di full immersion nell’universo della mediazione culturale tra lezioni di legislazione sociale e psicologia relazionale. Il tutto con particolare attenzione all’area sanitaria e comunicativa. Dal 28 al 31 marzo si è svolto presso il Movimento Cristiano dei Lavoratori di Caltagirone, sito in via Roma 215, un laboratorio pre-professionalizzante di formazione per mediatori culturali. Obiettivo?  Fornire un prezioso, seppur iniziale, contributo teorico-metodologico agli ospiti delle strutture Sprar della cooperativa “San Francesco” con particolare propensione alla mediazione culturale. Già perché, per lavorare al proprio futuro bisogna cominciare dalle competenze e dalle attitudini. Così, 12 i beneficiari dei progetti sprar Vizzini e 15 quelli di Caltagirone che, con grande entusiasmo e curiosità, hanno partecipato agli incontri. Quattro le aree approfondite in occasione del laboratorio: “Comunicazione e relazione interculturale” a cura dei docenti Scebba e Romano, “Pratiche organizzative e servizi” relazionate dall’assistente sociale Lazzara, gli aspetti sanitari e giuridici trattati, rispettivamente, dal dottore Manzoni e dall’avvocato Bertolami.

“Il corso è stato articolato innanzitutto sulla conoscenza dei primi dodici articoli della Costituzione – spiega Maria Giovanna Bertolami, docente dell’area giuridica del laboratorio - una conoscenza, però, non prettamente teorica ma basata sulla lettura diretta da parte degli ospiti della documentazione. In una seconda fase sono stati proiettati alcuni video sottoforma di cartoni animati per trasmettere loro, in modo basilare, quelli che possono essere i principi di norma, di costituzione e di regole garantite e scritte. L’obiettivo è stato quello, infatti, di far comprendere loro che la Costituzione italiana non attribuisce ma semplicemente riconosce dei diritti che esistono già nella natura dell’uomo, a prescindere dalla nazionalità e dalla storia personale”.