UNA GIORNATA DI MEDIAZIONE CULTURALE IN OSPEDALE!

  • di Redazione Il Solidale
  • 7 giu 2017
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UNA GIORNATA DI MEDIAZIONE CULTURALE IN OSPEDALE!
Sarà presentata, nel corso della conferenza stampa prevista per l’8 giugno alle ore 17.00 nei locali della scuola infermieri dell’edificio Clementi dell’Ospedale Gravina di Caltagirone, l’attività organizzata dai volontari dell’ALS - MCL del Calatino.
In particolare il 9 giugno dalle ore 9.00 alle ore 20.00 i volontari dell’Associazione Lavoratori Stranieri – MCL del Calatino, presteranno il loro servizio di mediazione culturale durante l’arco della giornata a beneficio dei pazienti di origine straniera ricoverati all’interno del Presidio ospedaliero “Gravina” di Caltagirone, attraverso la facilitazione nella comunicazione tra pazienti, medici, personale sanitario e parasanitario.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno: Giacoma Di Martino, Dirigente medico Direzione Medica di Presidio dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone;Maria Rosaria Pilla, Presidente Nazionale ASL; Maria Pangaro, Segretario Nazionale ASL; Daniele Rinaldi, Presidente ALS Calatino; Rossana Russo, Presidente del Circolo MCL “Don Luigi Sturzo” di Caltagirone; e Paolo Ragusa, Presidente del Circolo MCL “Don Rosario Pepe” di Mineo.
L'ALS MCL è una associazione di carattere nazionale, promossa e realizzata dal Movimento Cristiano Lavoratori, che opera in totale conformità ai principi e agli indirizzi del Movimento stesso. Essa ha carattere volontario e democratico e si fonda sul protagonismo degli immigrati per la tutela delle loro esigenze e la crescita della nostra società.
Le priorità dell’Associazione sono la creazione di  una società aperta alle diversità del mondo sempre più multietnico e multiculturale nel rispetto della nostra identità cristiana; la promozione di solidarietà e responsabilità, combattendo il razzismo, la xenofobia e l'emarginazione, e promuovendo la crescita della fratellanza tra i popoli nello spirito della Costituzione Italiana;  la promozione dell'eguaglianza nei diritti e nei doveri, come espressione di un "civismo" maturo e indispensabile per l'intera società; la promozione dell'integrazione e dell'interazione, utili alla partecipazione attiva degli immigrati nella vita economica, culturale, sociale e politica del nostro Paese; e lo sviluppo della collaborazione con enti pubblici e privati, con organizzazioni politiche, sindacali, professionali cooperative e associative al fine di garantire l'inclusione sociale delle famiglie immigrate.