MUOS. Ricorso del Ministero rinviato all'8 luglio.
- di Redazione Il Solidale
- 29 mag 2015
- CRONACA
Dopo tanti anni di proteste, cominciate nel 2009, del fronte No-Muos ed anche di quei cittadini contrari al volere del Gigante Usa, è arrivato il sequestro, da parte della magistratura, del Muos (Mobile user objective system), il sistema di comunicazioni per utenti mobili delle forze armate statunitensi, in fase di realizzazione in contrada Ulmo, all'interno della riserva naturale orientata "Sughereta di Niscemi", a pochissimi chilometri dal centro nisseno e a breve distanza da numerosi altri comuni della Sicilia sud-orientale. E' stato il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, Giuseppe Verzera, a chiedere e ottenere dal Gip, Salvatore Ettore Cavallaro, l'emissione del sequestro preventivo per violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare. Il provvedimento è stato notificato al comandante del contingente militare statunitense presente nella base di Sigonella, ed è stato eseguito dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria della polizia municipale e dai carabinieri della Procura.
Il sequestro, fa seguito alla decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi dei No-Muos contro la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell'impianto di telecomunicazioni nella base americana. Il provvedimento, è stato accolto con entusiasmo dal fronte No–Muos creatosi e rafforzatosi in questi anni, è destinato a riaccendere lo scontro con le autorità militari statunitensi che hanno avviato e proseguito i lavori di costruzione dell'impianto satellitare, inserito in un sistema di controlli che prevede quattro stazioni di terra: quella di Niscemi, appunto e, una in Australia, uno alle isole Hawaii e una in Virginia negli Usa.
Grande soddisfazione da parte del sindaco di Niscemi Franco La Rosa: "Anche la Procura ci difende. È la notizia che aspettavamo, rende giustizia a chi ha lottato in questi anni per fermare il Muos, sono contento e anche i cittadini di Niscemi lo sono. Abbiamo sempre riposto fiducia nella magistratura, un po' meno nella politica, a cui chiediamo di fare passi indietro, bloccare il Muos e trasferirlo in una zona senza abitanti. Al posto dell'impianto satellitare spero che venga realizzato un ecomuseo delle Scienze, che attragga turisti qui a Niscemi".
Nel frattempo è stato rinviato all'8 luglio il ricorso del ministero. Di fatto il Cga "Consiglio di giustizia amministrativa" per la Regione siciliana si e' dato qualche mese di tempo per decidere sul ricorso del ministero della Difesa contro la sentenza del Tar di Palermo che a ha annullato il via libera della Regione al sistema satellitare di difesa Usa per violazione delle prescrizioni ambientali e per i timori in ordine all'impatto sulla salute dei cittadini.
P.D.